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Vorrei risorgere dalle mie ferite: a Senigallia si è parlato di abusi nella Chiesa cattolica

Venerdì 24 novembre, presso il palazzetto Baviera, il Servizio diocesano per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili ha organizzato un incontro aperto alla cittadinanza con Anna Deodato (nella fotografia) della diocesi di Milano, autrice del libro “Vorrei rinascere dalle mie ferite”, titolo della stessa serata. La relatrice, dopo una breve introduzione, ha presentato alcune testimonianze di vittime di abusi dove non si narrano fatti, non si descrivono circostanze, bensì si evidenziano reazioni emotive, dinamiche interne, conseguenze traumatiche e relazionali. Sono stati momenti molto toccanti che hanno coinvolto tutti i presenti, calati in un profondo silenzio. Come ha concluso il vescovo Manenti, dopo aver ascoltato tanto dolore e tanta sofferenza non ci sono considerazioni e commenti, occorre un tempo di riflessione e di sedimentazione. L’abuso di potere, l’abuso di fiducia, l’abuso spirituale, sino ad arrivare all’abuso sessuale, non sono fasi teoriche, bensì tappe di storie di vita, di cui essere consapevoli come comunità cristiana ed avere il coraggio di agire, di interrompere, di curare. Il silenzio omertoso ha avuto la meglio per troppo tempo nella Chiesa: è il tempo della verità, della libertà, della purificazione comunitaria.

Il Servizio diocesano di tutela dei minori e delle persone vulnerabili, attivo a Senigallia da un anno,  con un numero di telefono 3534494319 e un indirizzo di posta elettronica tutelaminori@diocesisenigallia.it, oltre a gestire uno sportello di ascolto,  organizza percorsi di sensibilizzazione e di formazione offerti a famiglie, parrocchie, associazioni e movimenti diocesani. La prevenzione è la via maestra per vincere l’indifferenza e l’omertà, la formazione lo strumento irrinunciabile per leggere le situazioni, per accompagnare ogni percorso educativo, per riconoscere rischi e ferite.

Servizio diocesano per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili

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