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Vino, produzioni vitivinicole in calo nelle Marche: settore in difficoltà ma c’è chi si allea

uva, vite, viticoltura, vino, agricoltura
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Foto da Pixabay

Stime in netto ribasso di almeno il 30% per quanto riguarda le produzioni vitivinicole nelle Marche. La causa non è solo da addebitare allo sviluppo del batterio peronospora ma anche alle condizioni climatiche che hanno messo in subbuglio le coltivazioni, prima con un periodo prolungato di siccità fino ad aprile scorso e poi con piogge oltre la media stagionale per maggio e giugno.

Se a questo si aggiungono le già note difficoltà economiche legate alle spese per gli indispensabili trattamenti fitosanitari, all’aumento dei prezzi dei singoli prodotti e del carburante, all’innalzamento degli interessi dei mutui e alle contrazioni delle vendite per la diminuzione di presenze turistiche, ecco che emerge un quadro molto preoccupante per gli imprenditori agricoli e per gli operatori del settore vitivinicolo.

«È indispensabile allora un supporto da parte della Regione Marche per sostenere il settore» ha affermato il vicepresidente della commissione consiliare regionale per lo sviluppo economico Antonio Mastrovincenzo, il quale ha depositato «un’interrogazione, sottoscritta da tutto il gruppo Pd, per chiedere al presidente Acquaroli e all’assessore all’agricoltura Antonini di prevedere urgenti e adeguati ristori economici».

A Senigallia nasce il nuovo Consorzio dei Vignaioli delle Marche
A Senigallia nasce il nuovo Consorzio dei Vignaioli delle Marche

Ma c’è intanto chi prova a reagire alle difficoltà del settore unendo le proprie forze: si tratta dei piccoli produttori di vino a filiera corta che hanno dato vita al nuovo “Consorzio dei Vignaioli delle Marche”. Presieduto da Massimo Palmieri, già delegato regionale della FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti), è una realtà di cui fanno parte i produttori regionali di vino che sono integralmente coinvolti nel ciclo produttivo e che presentano i loro vini sul mercato con limitata o nessuna intermediazione commerciale. Lo scopo è «affermare la loro centralità – spiegano – nella produzione sostenibile di qualità e nella difesa e promozione del territorio». 

Il nuovo ente risponde anche alla necessità da parte dei piccoli produttori di essere rappresentati in un contesto in cui le aziende più grandi rischiano di fagocitare tutte le altre e quindi ad aumentarne la visibilità. La sede del consorzio è al momento individuata nella residenza municipale di Senigallia in attesa che vi sia la disponibilità di un immobile comunale: il sindaco Massimo Olivetti ha affermato che è di ottimo auspicio per «gettare le basi di una collaborazione che punti alle eccellenze del territorio sia in campo enogastronomico che turistico e formativo».

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