Viale Anita Garibaldi: la strada degli alberi, dei lavori pubblici e delle proteste
Non c’è pace per viale Anita Garibaldi, la strada a centro di un importante intervento di riqualificazione. E’ stato infatti presentato da un gruppo di cittadini un ricorso al Tar contro il secondo stralcio di lavori che prevede l’abbattimento di 23 pini.
Da un lato c’è chi vuole l’eliminazione di quelle radici che hanno dissestato il fondo stradale e causato varie cadute di pedni e ciclisti, senza contare i rischi di quando le piante crollano a terra; dall’altro ci sono alcuni residenti ambientalisti che hanno impugnato gli atti del progetto.
Lo scopo dei lavori, finanziato con fondi del Pnrr, è realizzare una pavimentazione sicura con tanto di separazione degli spazi per auto, biciclette, pedoni e stalli per i parcheggi. Oltre a nuove alberature, Ma è proprio qui il nodo.
Con il primo stralcio, nonostante fossero già annunciati i lavori e informate le associazioni ambientaliste, l’abbattimento degli alberi era stato osteggiato solo con proteste: oggi una decina di cittadini – secondo l’assessore ai lavori pubblici Nicola Regine – ha presentato un ricorso che di fatto non permette al cantiere di avviarsi, come dovrebbe avvenire all’inizio del 2024 per il tratto tra viale Mercantini e corso Matteotti.
Tra i rischi, oltre a quello ambientale di perdere essenze arboree alte e ombreggianti, c’è anche quello di perdere i contributi del pnrr per i tempi che potrebbero allungarsi.
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