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Viale Anita Garibaldi al centro delle critiche, replica parziale dell’amministrazione di Senigallia

Uno dei tratti di viale Anita Garibaldi, a Senigallia, interessati dai lavori di riqualificazione ancora non conclusi (agosto 2023)
Uno dei tratti di viale Anita Garibaldi, a Senigallia, interessati dai lavori di riqualificazione ancora non conclusi (agosto 2023)
Uno dei tratti di viale Anita Garibaldi, a Senigallia, interessati dai lavori di riqualificazione ancora non conclusi (agosto 2023)

Il cantiere su viale Anita Garibaldi procede a rilento e scoppia la polemica a Senigallia, con alcuni cittadini che segnalano criticità al progetto, una consigliera che le rilancia e l’amministrazione comunale che replica a tutti sostenendo che i lavori devono ancora terminare. Non si sa quando ma prima o poi lo saranno. E allora si potranno fare i conti.

Nel frattempo le critiche non risparmiano degli aspetti che ormai non possono più essere modificati. Sono state segnalate, infatti, dai residenti prima e poi dalla consigliera Stefania Pagani, capogruppo di Vola Senigallia, alcune perplessità circa la larghezza della strada, non adeguata al volume di traffico che si registra nella via, soprattutto d’inverno con la riapertura del vicino campus scolastico, con la ripresa delle molteplici attività e con l’alta densità abitativa del quartiere. Basta un mezzo fermo per un carico/scarico per fermare il traffico. E su questo aspetto ormai non si può più fare nulla a meno di non ripartire da (quasi) zero.

Altro aspetto critico, segnalato dai residenti e da Pagani, su cui non si può più porre rimedio è che molte curve sono strette, quasi a gomito, il che renderà difficile girare per le auto di grandi dimensioni, per i camion della raccolta rifiuti o per i mezzi di soccorso: con il rischio che qualche veicolo “salga” con le ruote sui marciapiedi rovinandoli o, peggio, colpendo qualcuno.

Dubbi infine sulla pista ciclabile in assenza ancora che terminino i lavori per colmare il dislivello presente e sul verde urbano: «Si è perso un viale alberato su entrambi i lati per un piccolo cordolo di terra ancora incolto, nonostante la presentazione ufficiale alla popolazione avesse previsto doppia fila di alberi  – è intervenuta la capogruppo di Vola Senigallia Stefania Pagani – . Ci chiediamo per quando è prevista la nuova piantumazione allo scopo di recuperare in breve tempo zone ombreggiate percorribili. Una visione lungimirante del progetto avrebbe dovuto prevedere una tempestiva riqualificazione del verde. Chiediamo all’amministrazione comunale una risposta fattiva e risolutiva».

La replica dell’amministrazione comunale è arrivata senza però toccare tutti i punti segnalati. «Come è ben noto e visibile a tutti, il tratto di strada interessato dai lavori è ancora un cantiere temporaneo, compresa la porzione che per necessità è stata aperta provvisoriamente al traffico. Pertanto tutte le polemiche sollevate sono assolutamente pretestuose e non corrette» ha affermato l’assessore ai lavori pubblici Nicola Regine. 

Il quale però non ha spiegato nulla sulla tempistica del cantiere, limitandosi a dire che non sono terminati i lavori, né sul raggio ridotto di curvatura negli incroci. Una volta concluso l’intervento, il dislivello della pista ciclabile sarà colmato, così come saranno nulli più avanti i problemi per chi ha difficoltà della deambulazione considerato il manto stradale definitivo. Glissato invece il potenziale rischio che un mezzo fermi il traffico data la corsia ridotta: ha spiegato l’assessore che «tutte le varie parti del viale (marciapiedi, stalli di sosta, pista ciclabile e corsia stradale) sono conformi agli standard previsti dal codice della strada, compresa la corsia destinata alla circolazione dei veicoli, che ad alcuni sembra piccola. La sede stradale è stata concepita ad una corsia proprio per contemplare e tutelare la sicurezza dei pedoni e la percorrenza ciclabile, secondo i più moderni standard che certamente contribuiranno anche a moderare la velocità dei veicoli in transito». Infine sul verde: «la piantumazione dovrà essere effettuata in autunno inoltrato e solo al termine dei lavori potrà essere valutata l’intera opera».

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