Su “Venti minuti da Leone” le interviste ai giovani impegnati nel pellegrinaggio diocesano
Nell’ultima puntata di “Venti minuti da Leone” la sintesi del pellegrinaggio diocesano che ha coinvolto circa 140 giovani lungo tutta la diocesi di Senigallia. Dalle interviste realizzate in questi giorni da Laura Mandolini, ecco alcune voci particolarmente rilevanti durante questa settimana di impegno, riflessioni, ma anche divertimento e preghiera. Una sintesi che sarà in onda oggi, lunedì 9, e domani, martedì 10 settembre, alle ore 13:10 e alle ore 20, ma che sarà in replica anche domenica 15 a partire dalle 16:50. Su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM). Un estratto è disponibile anche qui in questo articolo, insieme all’audio integrale delle interviste raccolte.
Ettore Battistelli, della parrocchia Portone di Senigallia, che motivazioni alla base di questo cammino? Che volti e che racconti durante questa esperienza?
La scelta di farlo è più per stare insieme e fare amicizia, oltre che esplorare la diocesi, non tanto per la fatica del cammino. Sono iniziative che riempiono l’animo. Siamo partiti da Marzocca, dal mare per arrivare in collina, una giornata di cammino e sostegno anche parlando e raccontandosi. Qualcuno prega, qualcuno canta, qualcuno suona la chitarra, ma altrimenti si parla, di tutto, dell’amicizia, della scuola. Ne sta valendo davvero la pena.
Chiara Landini, di Marotta, come mai hai detto sì alla proposta del pellegrinaggio? E a cosa pensi quando senti lo slogan “La terra promessa”?
Devo dire che ero insicura fino all’ultimo, però poi grazie al supporto dei giusti compagni di viaggio mi hanno fatto capire che è un’esperienza unica, nuova che apre nuovi orizzonti. Finora sta andando bene e non me ne sono pentita assolutamente. Penso al pellegrinaggio all’epoca di Mosè ma grazie all’aiuto di Dio riusciremo ad arrivare alla nostra terra promessa come allora si uscì dall’Egitto nonostante le varie fatiche.
Emanuele Luzziconi, di Ostra, parlaci di te. E poi della tua esperienza, magari come se la raccontassi a un tuo amico.
Ho 16 anni ed è la mia prima esperienza fuori dalla parrocchia, fuori dalla mia comfort zone. Ci sono tanti volti nuovi, fai tante amicizie, è molto bello. Ci si deve buttare, guardando sempre avanti, siamo come dei figli per chi ci accoglie, persone che ti vogliono subito bene e non è facile di questo periodo.
Segui La Voce Misena sui canali social Facebook, Instagram, X e Telegram.