Vasca di espansione troppo vicina alle case al Brugnetto di Senigallia, residenti preoccupati – L’AUDIO INTERVISTA
Fanno discutere i lavori di ampliamento della vasca di espansione tra Brugnetto e Bettolelle di Senigallia. Il nuovo “confine” dell’area, dove l’acqua verrebbe stoccata in caso di piena del fiume Misa, arriva infatti a poche decine di metri dalle abitazioni, destando non poca preoccupazione nelle famiglie residenti. Nasce da qui l’intervista a Marco Settimi, cittadino alluvionato nel 2022 nonché residente in un complesso residenziale proprio nelle vicinanze dell’area individuata per la cassa di espansione del Brugnetto. L’intervista sarà in onda alle 13:10 e alle ore 20 di mercoledì 21 e di giovedì 22 agosto, oltre a una replica domenica 25 a partire dalle ore 16:50 (la seconda di tre interviste). Dove? Sempre su Radio Duomo Senigallia InBlu (95.2 FM) ovviamente. Un estratto testuale della chiacchierata è disponibile in questo articolo che comprende anche un lettore multimediale per riascoltarsi l’audio integrale. Buon ascolto!
Spiegaci cos’è successo durante e dopo il 2022…
Noi a Villa Giannini a Brugnetto siamo stati allagati da 1,80 mt di acqua la notte del 15 settembre 2022 perché la nostra abitazione si trova sotto il piano stradale della provinciale Corinaldese. Abitiamo al piano terra e ci siamo salvati salendo al piano di sopra, con una bambina di pochi mesi e uno di 5 anni. Parallelamente sono iniziati i lavori per la realizzazione della vasca di espansione tra Brugnetto e Bettolelle. Poco tempo fa, senza alcuna informazione ai residenti, ci siamo visti ampliare l’area della vasca a non più di 20-30 metri da casa.
Perché vi preoccupa questo ampliamento?
Prima ili fiume era distante 7-800 metri da casa, ora ci è stato effettivamente avvicinato, perché è fatta in modo che l’acqua del fiume entri nella vasca, quindi arriverà molto vicino alle nostre case. Facciamo fatica a capire che quell’opera è pensata per la nostra salvezza: forse lo è per il centro di Senigallia…
Cosa chiedete?
Avremmo necessità che qualcuno ci dica se possiamo rientrare in casa, perché da due anni siamo in affitto con tutte le problematiche degli affitti a Senigallia, ma ancora non è stata risolta la questione dell’esproprio o della delocalizzazione. E soprattutto che qualcuno ci dica se quell’opera è sicura anche per noi. Da due anni siamo in attesa di risposte che ci permettano di capire cosa dobbiamo fare.
Era già successo anche nel 2014?
Io ho acquistato casa due anni prima dell’alluvione, ma so che casa nostra non era stata interessata dalla precedente esondazione. Solo un po’ i campi adiacenti, mentre un’altra volta i garages erano stati allagati, non so in che anno, perché erano stati rotti gli argini in campagna. Le case però non sono state allagate prima. Assolutamente non ero stato informato prima.
Cosa pensate di fare ora?
Se potessi scegliere, non tornerei in quell’abitazione. L’episodio è stato traumatico per tutta la famiglia, ma onestamente quell’opera mi lascia molto perplesso sul poter vivere serenamente in quella casa. Però ho un mutuo, non è che possa cambiare casa così facilmente. Inoltre, anche per rimetterla a posto dovrei far fare dei lavori che risulterebbero vani in caso di esproprio.
Avete contattato le istituzioni ma senza risposta?
Abbiamo mandato diverse mail, anche io personalmente ho inviato varie pec a cui non ho mai ricevuto risposte. Più volte abbiamo interloquito col sindaco, disponibile ad ascoltarci ma le decisioni dipendono dalla struttura commissariale. Per quel che ne so, nemmeno l’amministrazione comunale ha informazioni precise. Persino quando dovevamo compilare i moduli B3, non è che ci fosse tutta questa chiarezza anche per chiedere la delocalizzazione. E’ stato difficile districarsi tra la burocrazia.
Quando dovrebbero terminare i lavori?
Non lo so purtroppo. E’ stato però prorogato lo stato di emergenza per un altro anno e questo dà più tempo a tutti per prendere delle decisioni, anche alla struttura commissariale immagino. Ma certamente sono due anni che viviamo nell’incertezza.
Secondo l’assessore regionale alle protezione civile Stefano Aguzzi l’area sarà meno pericolosa per i residenti la situazione con i nuovi margini allargati rispetto al progetto precedente, perché così si può stoccare una maggior quantità di acqua: vi rassicurano queste sue parole?
No. Faccio fatica a pensare che una distanza di soli dieci-venti metri possa farci stare tranquilli. Se ripenso alla quantità d’acqua del 15 settembre 2022, non posso pensare che domani saremo in sicurezza. Ma mi piacerebbe ricevere da loro delle spiegazioni su quest’opera.
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