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La Tua politica: a Casine di Ostra un incontro per promuovere due leggi di percorsi partecipativi

Il 17 settembre scorso, presso il circolo Acli Falco APS di Casine di Ostra, si è tenuto un incontro dedicato alla presentazione di due proposte di legge di iniziativa popolare, promosso dalle Acli e da Argomenti2000. L’iniziativa, denominata La Tua politica, mira a raccogliere 50.000 firme entro novembre a sostegno di proposte di legge che incentivano la partecipazione nei partiti e nelle città.

L’introduzione storica è stata affidata a Ernesto Preziosi, presidente di Argomenti 2000 e storico del movimento cattolico. Preziosi ha sottolineato l’importanza del tema della democrazia, centrale anche nella Settimana Sociale di Trieste. Ha ricordato come la Chiesa abbia tardato nel difendere la democrazia, ma ora, a livello globale, promuove percorsi partecipativi, consapevole del legame profondo tra democrazia e fraternità evangelica, due realtà che si alimentano reciprocamente. Oggi, la democrazia è a rischio di atrofizzazione: l’astensionismo ha superato livelli preoccupanti e modelli autoritari e illiberali si stanno diffondendo nel mondo. In questo contesto, le due proposte di legge mirano a ridare vigore alla democrazia repubblicana.

Preziosi ha poi fatto appello ai cattolici impegnati in politica, invitandoli a cogliere l’importanza del momento storico attraverso una cultura politica basata su valori di ispirazione cristiana, per essere militanti impegnati per il bene comune, un principio caro alla dottrina sociale della Chiesa. Ha inoltre evidenziato il momento felice che la Chiesa cattolica sta vivendo con il cammino sinodale, un’esperienza di partecipazione comunitaria. Questo percorso ecclesiale si allinea perfettamente con le proposte avanzate da Acli e Argomenti 2000. Preziosi ha infine ringraziato le Acli per la loro efficace disponibilità a cooperare con Argomenti 2000.

Nel secondo intervento, Luigi Biagetti, presidente delle Acli Marche, ha illustrato le due proposte di legge. La prima riguarda la trasparenza e punta a un obiettivo controcorrente: ripristinare il finanziamento pubblico ai partiti, contrastando la tendenza che solo persone abbienti e centri economici influenzino le scelte politiche. La legge prevede l’istituzione di un’Autorità nazionale che vigili sul rispetto dei principi democratici all’interno dei partiti, requisito necessario per ottenere il finanziamento pubblico.

La seconda proposta introduce le assemblee dei cittadini, ispirandosi ad esperienze simili in Francia. Prevede che un numero determinato di cittadini (50.000 a livello nazionale) possa autoconvocarsi per discutere temi rilevanti. Le assemblee, che esisteranno anche a livello regionale e comunale, saranno formate mediante un sorteggio statistico per garantire la rappresentanza di generazioni, genere e stato sociale. Queste assemblee saranno coordinate da un Segretariato che garantirà trasparenza e pluralità di interventi. Il loro obiettivo sarà approvare linee guida da sottoporre alle istituzioni locali e nazionali, le quali avranno l’obbligo di rispondere e motivare eventuali dinieghi.

Il dibattito ha toccato vari temi, tra cui il funzionamento delle assemblee dei cittadini, l’integrazione della democrazia partecipativa con quella rappresentativa e come rendere i partiti più democratici. Sono stati citati esempi locali come La Città che vogliamo e Il Parco che vogliamo, e si è discusso delle leggi regionali sulla partecipazione e delle modalità per sperimentare concretamente la partecipazione dal basso a livello comunale.

È emersa anche una riflessione sugli atteggiamenti opposti di fronte alle nuove infrastrutture. Da un lato, la sindrome Nimby (Not In My Backyard, “Non nel mio cortile”) e la sindrome Banana (Build AbsolutelyNothingAnywhereNearAnything, “Non costruire assolutamente nulla vicino a niente”) descrivono l’opposizione dei cittadini a qualsiasi nuovo progetto o infrastruttura vicino alle loro abitazioni. Dall’altro lato, la sindrome DAD (Decidi, Agisci, Difendi) caratterizza alcuni sindaci o amministratori che decidono autonomamente, agiscono senza consultare i cittadini e difendono le loro scelte senza coinvolgimento della comunità. In questo contesto, la proposta di legge sulle assemblee dei cittadini è stata vista come una soluzione equilibrata tra questi due estremi, permettendo ai cittadini di partecipare attivamente alle decisioni pubbliche e favorendo il dialogo tra amministratori e comunità.

E’ possibile sottoscrivere le due proposte anche online, andando alle pagine denominate La Tua politica, al seguente sito internet: Referendum e iniziative popolari (giustizia.it).

Giandiego Carastro

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