Sicurezza post alluvione, nuovi lavori annunciati sui fiumi Nevola e Cesano
«Pulire gli argini dei fiumi; togliere il legname che, in caso di incessanti piogge, può creare seri danni a valle; riprofilare le sponde compromesse». Questo lo scopo dei nuovi lavori pubblici annunciati dall’assessore regionale alla protezione civile, Stefano Aguzzi e finanziati con 1,6 milioni di euro di fondi messi a disposizione dal vice commissario per l’alluvione Stefano Babini. Riguarderanno però non il fiume Misa – che ha già visto attivarsi le ruspe in più punti fino a Ostra Vetere – quanto i fiumi Nevola, Cesano e il torrente Burano.
Le opere – preannunciate qualche giorno fa durante una conferenza stampa in Regione – vanno nel senso di garantire una maggior sicurezza al territorio, e quindi alla popolazione, in caso di maltempo. Un passo necessario dopo l’alluvione 2022 di cui è appena passata la ricorrenza dell’anniversario.
Dunque a 12 mesi dal disastro ancora si opera tramite la somma urgenza: i nuovi decreti per sei nuovi interventi verranno spalmati in otto comuni marchigiani dove sarà effettuato un lavoro di risagomatura delle sponde e si procederà con la rimozione di alberature trascinate dalla corrente ed accumulate nell’alveo, e con il taglio dei rami.
Il fiume Cesano
Tre interventi riguarderanno la vallata del Cesano: il primo nel Comune di Corinaldo (dal ponte in località San Michele verso monte per circa 5,5 km) per 250 mila euro; il secondo nel Comune di Castelleone di Suasa (dal ponte via Cesare Battisti verso valle per circa 5,5 km) per 250 mila euro; il terzo nel Comune di Pergola (dal ponte viale J.F. Kennedy verso valle fino al ponte in frazione Montesecco per circa 7,7 km) per 300 mila euro.
Il fiume Nevola
In zona Nevola sono previsti due interventi: il primo tra i Comuni di Trecastelli e Corinaldo (da 1 km a monte del ponte via Giacomo Matteotti di Ripe in zona Santissima Trinità verso monte) per 300 mila euro e nei Comuni di Ostra Vetere e Barbara (dal ponte della SP 11 dei Castelli in contrada Acqualagna verso valle) per 300 mila euro.
Altri 200 mila euro interesseranno invece il torrente Burano nella zona di Cagli.
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