Si va al voto politico con questa legge
La spinta ad allearsi: negli “uninominali” 221 seggi su 600
La legge elettorale con cui si andrà al voto il 25 settembre prossimo, il Rosatellum, prevede che 3/8 dei seggi di Camera e Senato siano assegnati in collegi uninominali. Con il taglio dei parlamentari varato nella legislatura che si è appena chiusa, la norma prevede che 147 dei 400 seggi della Camera e 74 dei 200 del Senato vengano assegnati negli uninominali. In questi collegi in cui prevale lo spirito “maggioritario”, vince chi prende un voto in più. Questo spinge alla formazione di coalizioni: i partiti nei collegi proporzionale si misurano e sfidano con i propri listini bloccati, ma negli uninominali hanno bisogno di stare dentro un’alleanza, diversamente la loro partecipazione diventerebbe puramente velleitaria.
La parte proporzionale: listini “blindati” e pluricandidature Tolti i seggi assegnati con gli “uninominali” e tolti i seggi riservati agli eletti all’estero (8 deputati e 4 senatori), la restante parte dei posti da alla Camera e al Senato è distribuita attraverso collegi plurinominali in cui i partiti si presentano con il proprio simbolo e con “listini bloccati” di massimo quattro persone. Ovvero: il cittadino mette la X…
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