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Settimana per l’Unità dei cristiani, parla il vescovo di Pinerolo, Derio Olivero

Mons. Olivero, vescovo di Pinerolo

Una Settimana da “viversi con entusiasmo e umiltà. L’umiltà di chi ricerca e l’entusiasmo di chi sa che una Stella che illumina, c’è”. È l’augurio che mons. Derio Olivero, vescovo di Pinerolo e presidente della Commissione Cei per l’Ecumenismo e il dialogo, lancia ai cristiani in occasione della Settimana di preghiera per l’unità che, come ogni anno, dal 18 al 25 gennaio vede diocesi, chiese e comunità impegnate ad animare e promuovere incontri, momenti di preghiera.

Torna la Settimana dedicata all’unità dei cristiani…
Il tema della Settimana richiama il cammino dei magi dietro la stella verso Betlemme. Questo cammino apre a tre considerazioni. La prima è che è l’anno giusto per riconoscersi tutti in ricerca. Siamo discepoli di Gesù Cristo, l’unica Stella; nessuno ha la totalità di Gesù Cristo in tasca; abbiamo tutti da imparare gli uni dagli altri. La seconda cosa, è che dobbiamo impegnarci nella ricerca della testimonianza in una società che fa fatica a vedere l’importanza del cristianesimo, in cui si vede un certo disinteresse per la questione religiosa in generale e per la questione cristiana in particolare. È quindi l’anno giusto per chiederci insieme possiamo far vedere la rilevanza, la ‘bella notizia’ del cristianesimo per l’uomo di oggi. Terzo, dobbiamo tutti sentirci in ricerca con tutti gli uomini e le donne di questo tempo, sederci al tavolo del mondo con umiltà per costruire una nuova civiltà, una nuova epoca culturale.

Molti hanno l’impressione di un mondo che è uscito da questa pandemia peggiore da come era prima. Quali segni dare insieme alla luce di questo contesto?
È vero, siamo una società ferita e dilaniata. Credo per tante ragioni. A livello culturale non siamo più abituati a pensare che la Verità delle cose è più grande di noi e che ci vuole molta umiltà per ricercarla. E invece, si va dietro all’opinionismo di chiunque, in modo esasperato, veloce e spontaneo, a volte anche molto violento. La verità è cosa seria ed è sempre più grande delle nostre stesse conoscenze. Richiede umiltà, disponibilità a metterci in ricerca, apertura ad imparare gli uni dagli altri. Viviamo in una società divisa e polarizzata. Tutti cercano scorciatoie che sembrano risolvere il problema. Le problematiche che si sono aperte, sono nuove e sono enormi. Ci stanno pesando, ferendo e interrogando e la soluzione è difficilissima e la dobbiamo cercare insieme, con spirito di collaborazione. L’ecumenismo, in questo tempo, deve far vedere questo spirito, questo stile. La verità è più grande, la si cerca insieme, la si cerca con serietà e umiltà. Ma c’è un altro elemento che emerge. Come ho già detto altre volte, il dialogo tra le Chiese cristiane deve mettere in conto la crisi della religione ne lmondo contemporaneo. Non si tratta di limare le nostre differenze ma di ingaggiare tutte le nostre energie migliori per intraprendere questo cammino di ricerca e rispondere insieme a questa sfida.

a cura di M. Chiara Biagioni

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