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Senigallia, due spettacoli per il 25esimo compleanno del teatro La Fenice

Il teatro La Fenice, a Senigallia
Il teatro La Fenice, a Senigallia
Il teatro La Fenice, a Senigallia

Venticinque anni e non sentirli. Anzi, rilanciarli per una nuova stagione di spettacoli all’insegna della ripartenza. Il moderno teatro La Fenice di Senigallia compie un quarto di secolo ed è pronto per accogliere il pubblico nell’era post covid. La ricorrenza viene festeggiata con due grandi protagonisti dello spettacolo nei loro personali omaggi a due artisti: Alice in “Alice canta Battiato” (14 dicembre) e Elio in “Ci vuole orecchio. Elio canta e recita Enzo Jannacci” (16 dicembre).

LA STORIA
L’antica struttura nacque nell’ottocento e precisamente nel luglio del 1830 su progetto dell’architetto Pietro Ghinelli. Otto anni dopo però un incendio la distrusse. Nel gennaio del 1839 partirono i lavori di ricostruzione che si conclusero in meno di un anno. Il nuovo teatro comunale venne chiamato “La Fenice”. Meno di un secolo dopo, nel 1930, il terremoto condannò il teatro ad una forzata inagibilità e infine nel 1944 fu colpito da una bomba.

LA STRUTTURA ATTUALE
L’attuale teatro La Fenice è stato progettato dall’architetto Silvio Argentati. I ritrovamenti archeologici romani scoperti durante i lavori, hanno influenzato in modo rilevante il progetto del teatro che è stato quindi pensato come un isolato a più facce ognuna caratterizzata da un’immagine architettonica che rimanda all’architettura della città sulla quale l’edificio prospetta. Venne consegnato alla città il 5 dicembre 1996 con il suggestivo sipario del maestro della transavanguardia Enzo Cucchi che si apriva sull’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia e sulla Compagnia di ballo del Teatro Nazionale di Varsavia nel balletto “Romeo e Giulietta”.

LA RICORRENZA
Oggi, a 25 anni di distanza, il Comune di Senigallia e l’assessorato alla cultura della Regione Marche, in sinergia con l’AMAT – Associazione marchigiana attività teatrali, il sostegno del Ministero della cultura e la collaborazione della Compagnia della Rancia, vogliono festeggiare questo importante traguardo. «E’ motivo di orgoglio per me – ha detto il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti – Allo stesso tempo, ho la consapevolezza di ciò che comporta questa importante eredità: il mantenere alta l’attenzione su uno spazio che rappresenta un punto di riferimento».
Un punto di riferimento nel panorama non solo regionale ma anche nazionale. Per l’assessora alla cultura della Regione Marche Giorgia Latini «il teatro La Fenice è un simbolo di rinascita per l’intera regione e viene a coincidere con la ripartenza degli spettacoli dal vivo dopo lo stop causato dalla pandemia. I teatri e i luoghi di cultura sono cruciali per la tenuta e la coesione di una comunità. È importante che, come in questo caso, le istituzioni facciano rete per conservarli e valorizzarne l’importanza». Da qui l’avvio della richiesta all’Unesco per il riconoscimento delle Marche come regione dei teatri, data l’alta densità di teatri per numero di abitanti, quasi un record mondiale.

GLI SPETTACOLI
Per celebrare questo anniversario sono stati organizzati due momenti: martedì 14 dicembre madrina dei festeggiamenti del Venticinquesimo è Alice in “Alice canta Battiato”. Accompagnata al pianoforte dal maestro Carlo Guaitoli, per tanti anni collaboratore di Battiato, la sua Musa omaggia l’amico e maestro siciliano da poco scomparso con l’autenticità e l’eleganza che l’ha resa interprete unica della sua musica. «Da molto tempo – dice la cantante e autrice forlivese – canto le sue canzoni, quelle a cui sento di poter aderire pienamente. Già nel 1985 gli ho reso omaggio con un album e questo programma ne è il naturale proseguimento. Interpreto canzoni che nel tour “Battiato e Alice” del 2016 abbiamo cantato insieme per la prima volta e altre che appartengono ai suoi diversi periodi compositivi, alcune delle quali mai cantate prima d’ora. E non posso fare a meno di una breve incursione anche nelle sue cosiddette canzoni mistiche, senza dimenticare quelle nate dalle nostre numerose collaborazioni a partire dal 1980, i duetti e i brani che Battiato ha scritto per i miei album più recenti».

Giovedì 16 dicembre in “Ci vuole orecchio. Elio canta e recita Enzo Jannacci” il cantante e performer più estroso, ironico e intelligente del pop italiano incontra il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, quello che è stato in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. Sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, troveremo assieme a Elio cinque musicisti, cinque stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora arricchita da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali. Da Beppe Viola a Cesare Zavattini, da Franco Loi a Michele Serra, da Umberto Eco a Fo o a Gadda. Uno spettacolo giocoso e profondo perché «chi non ride non è una persona seria».

Prevendite e biglietteria: biglietti (settore A 25 euro, settore B 20 euro, settore C euro 15; ridotto under25/over 65 nel settore A 20 euro) in vendita alla biglietteria del Teatro La Fenice (via Cesare Battisti) aperta il venerdì e il sabato dalle 17 alle 20 e nei giorni di spettacolo dalle ore 18, in tutte le biglietterie del circuito AMAT/VivaTicket e online su vivaticket.com.
Informazioni e prenotazioni: Teatro La Fenice 071/7930842 e 335/1776042 (dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 12.30), fenicesenigallia.it e AMAT 071/2075880, amatmarche.net. Inizio concerti ore 21.

Carlo Leone

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