Da Senigallia raccolta fondi per la popolazione palestinese sotto attacco
Da Senigallia sono stati devoluti dei soldi per sostenere la popolazione palestinese a Gaza. E’ il nuovo aiuto, concreto, messo in campo da Spazio Comune Autogestito Arvultùra, da Factory Zero Zero e da Casa della Grancetta: le tre realtà hanno promosso un’iniziativa culturale e musicale con lo scopo di raccogliere fondi da devolvere a favore di chi da mesi vive sotto assedio, come “risposta” ai fatti del 7 ottobre scorso.
L’evento, prima un dialogo con testimonianze poi un momento musicale e artistico accompagnato da prodotti locali, si è svolto lo scorso 26 febbraio e ha avuto un ottimo riscontro: il centro sociale di via Abbagnano non è riuscito a contenere tutte le persone che hanno partecipato alla serata.
Durante l’iniziativa c’è stato il collegamento con un palestinese Said che è riuscito a mettere in salvo se stesso e la sua famiglia rifugiandosi in Italia: è stato lui a dare molte informazioni su quella che è la reale situazione della popolazione palestinese sotto attacco da parte delle forze israeliane.
«Ci ha raccontato dei continui bombardamenti – ha spiegato Simona Buffelli, una delle organizzatrici – ma anche della difficoltà a reperire cibo e acqua, quest’ultima ormai introvabile perché gli aiuti arrivano a singhiozzo. Mancano anche le medicine, gli ospedali non riescono a fornire le cure: è una situazione drammatica».
Tra le testimonianze ci sarebbe dovuto essere anche il racconto di un altro palestinese Mohammed ma il collegamento è saltato proprio perché era stato annunciato un imminente attacco su Rafah.
Alcune esibizioni da parte di artisti e musicisti hanno accompagnato poi la serata, da cui è stato possibile raccogliere oltre 1400 euro per aiutare la popolazione palestinese tramite la piattaforma on line di raccolta fondi Gofundme.com dove è attivata la campagna “Sos Gaza”.
«Sappiamo bene che il nostro intervento non è che una goccia nel mare – fanno sapere dallo spazio Arvultùra di Senigallia – ma siamo anche consapevoli che il mare è una moltitudine di gocce».
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