Senigallia, iniziati i lavori per la passerella ciclopedonale sul fiume Misa
Partiti, dopo il maltempo degli ultimi giorni, i lavori per la realizzazione della passerella ciclopedonale che dovrà ricongiungere la zona stadio con il centro storico di Senigallia. Le due aree sono separate da ben otto mesi, da quando nel settembre scorso la grave alluvione, che colpì le province di Ancona e Pesaro Urbino, rese inagibile ponte Garibaldi causando danni per miliardi di euro e 13 vittime.
«Sarà una passerella temporanea, ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente e alla protezione civile Stefano Aguzzi, utile per ripristinare il collegamento ciclopedonale ma anche per i futuri lavori al ponte Garibaldi che verrà abbattuto e poi ricostruito». Ciò sarà possibile anche grazie all’accordo da circa 4 milioni di euro che la struttura commissariale regionale ha chiuso ieri, 18 maggio, con l’Anas. «La passerella sul fiume Misa sarà lunga 37 metri – spiega il presidente del Consorzio di Bonifica Claudio Netti – e larga 2 per permettere il transito di pedoni e biciclette nei due sensi di marcia; potrà sopportare un peso massimo di 500 kg/mq». Il termine dei lavori da 400 mila euro circa è previsto entro metà giugno, ma si sta cercando di accelerare i tempi.
Intanto la città sta vedendo numerosi cantieri aperti per risolvere i numerosi problemi che l’alluvione ha evidenziato. Sono stati effettuati lavori per circa 4,5 milioni di euro per il consolidamento degli argini devastati il 15 settembre 2022 e poi durante le piene dei mesi successivi (dicembre, gennaio e marzo 2023), mentre deve ancora partire il dragaggio del letto del fiume Misa tra i ponti “Garibaldi” e “Angeli dell’8 dicembre 2018”, di cui tanto si è parlato. Anche in via Tevere arriveranno le ruspe per riprofilare l’argine di un’ansa del fiume in cui negli anni ‘80-90 si è edificato molto così da mettere in sicurezza alcune abitazioni che rischiano l’allagamento a ogni pioggia abbondante.
Infine le vasche di espansione. «Oltre ai lavori in corso a Bettolelle di Senigallia che dovrebbero concludersi entro l’anno – assicura Aguzzi – sono in progettazione due aree di laminazione»: una sorgerà sul fiume Misa a Pancaldo di Ostra Vetere a tutela di Pianello di Ostra, mentre l’altra sarà sul fiume Nevola tra Corinaldo e Trecastelli a tutela dell’abitato di Passo Ripe, zona in cui sono stati rinvenuti i corpi di due delle 13 vittime del settembre 2022 travolte chilometri più a monte. Notevole l’impegno economico: sono stati stanziati altri 8 milioni di euro mentre sono in fase di valutazione altre aree a tutela di Senigallia, per un totale di circa 1,7 milioni di metri cubi che permetteranno di alleggerire la pressione in caso di piena. «Vogliamo risolvere definitivamente la questione, senza palliativi», ha aggiunto il vice commissario all’emergenza Marche Stefano Babini.
Commissionati due studi all’università di Firenze e Milano: il primo dovrà adeguare i sistemi di monitoraggio e preallarme ai fenomeni eccezionali sempre più frequenti; l’altro servirà per individuare delle aree in cui delocalizzare le abitazioni alluvionate dello scorso settembre. Almeno una cinquantina le richieste pervenute al Comune di Senigallia.
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