Senigallia, eventi da non dimenticare per immaginare e vivere città più belle
Un filo rosso più tenace che mai ha fatto più bella Senigallia. Si è srotolato dal 1° settembre scorso, quando un nutrito gruppo di persone ha scelto di vivere qui ‘Una vacanza indimenticabile’, vivace prologo dell’ancor più animato Alzheimer fest, del 7 e 8 settembre. Bastava fare un giretto nel centro storico per rendersi conto che stava avvenendo qualcosa di speciale: persone con demenza, familiari, amici, operatori sanitari e sociali tutti coinvolti in una miriade di proposte pensate e fatte a misura di più fragili. Per scoprire che se un Pronto soccorso, un museo, un pacchetto vacanze, una sala da ballo guardano in faccia senza timore chi soffre di una malattia fatta così, senza averne paura, ebbene quegli stessi luoghi saranno più belli e accoglienti per tutti. Provare per credere! In tanti, molto più di quanto pensiamo, in diverse luoghi d’Italia pensano e realizzano percorsi inclusivi e capaci di custodire la voglia di vivere di chi avrebbe più un motivo per battere in ritirata. Ci fa bene saperlo, incoraggia e dona speranza.
Nel frattempo, in una bella sovrapposizione di date, un’assolata piazza Garibaldi accoglieva nel pomeiggio di sabato 7 settembre i circa 140 giovani pellegrini, in giro dall’inizio di settembre, nel percorso che li ha portati a spasso per il territorio diocesano. Esistono anche giovani così! Normalissimi e curiosi hanno semplicemente accolto l’invito a partecipare ad una strampalata proposta fatta di cammino, preghiera, riflessione, gioco, testimonianze. Insieme, per sette giorni di seguito, alla scoperta del mondo a loro più vicino ma spesso sconosciuto e soprattutto in viaggio verso sé stessi con la bussola della Parola che parla al cuore.
Nel mezzo, in una delle ultime serate d’estate, venerdì 6 settembre piazza Roma ha avuto l’onore di accogliere una donna speciale: Margherita Asta, sopravvissuta ad un’autobomba mafiosa che doveva far fuori il giudice Carlo Palermo e che invece, per una tragica coincidenza, ha ucciso in un solo colpo sua madre Barbara Rizzo e i suoi due fratelli Salvatore e Giuseppe. Doveva esserci anche lei nell’auto che li portava a scuola, ma quella mattina aveva preferito la macchina della mamma di una sua amica. Non si sente vittima, Margherita, ma piuttosto testimone. Di un’Italia che non si rassegna, giusta, impegnata e onesta. Donne e uomini che non cercano scorciatoie, fanno la loro parte per un Paese più bello e sano. Averla qui è stato emozionante: occhi sorridenti e sorriso contagioso, Margherita è rivestita di speranza, di fiducia negli esseri umani. Eppure un mix letale di sfortuna, malaffare, violenza le ha tolto gli affetti più cari. Ne avrebbe di motivi per urlare arrabbiata il suo dolore. Sceglie di trasformarlo ogni giorno in impegno e denuncia, anche quale referente del settore memoria di Libera per l’area centro-nord.
Non c’era modo migliore per salutare l’estate. FeelSenigallia, la città che, oltre il mare e il sacrosanto divertimento vacanziero, vuole sentire ed ascoltare altri modi di stare al mondo, sperando di essere all’altezza di queste sfide e di queste vite.
Laura Mandolini