Senigallia Concerti, intervista al direttore artistico Mondelci: «Stagione davvero ricca e coinvolgente»
E’ il maestro Federico Mondelci, direttore artistico di Senigallia Concerti, a spiegare agli ascoltatori di Radio Duomo Senigallia e ai lettori di Vocemisena.it il programma della nuova stagione concertistica presentata dal comune di Senigallia e dall’associazione culturale LeMuse. Un viaggio di ben 12 tappe, di cui 11 in abbonamento, da novembre 2024 fino ad aprile 2025. L’intervista è in onda su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM) lunedì 4 e martedì 5 novembre alle ore 13:10 e alle ore 20, domenica 10 invece alle ore 16:50. Ma l’audio è disponibile anche cliccando sul tasto play del lettore multimediale in questo articolo, dove è presente un estratto testuale.
Che stagione ci attende?
Quest’anno è un calendario ancora più ricco rispetto al passato perché abbiamo dieci appuntamenti al teatro La Fenice più due appuntamenti al San Rocco. Non è che quelli al San Rocco siano appuntamenti di serie B, si tratta sempre di artisti di altissimo livello. Più che altro abbiamo deciso di utilizzare il San Rocco perché per una tipologia di concerto ha un’acustica ideale; anche la musica da camera magari non fa i numeri di altri generi musicali, però è molto seguita.
Presentiamo alcuni di questi appuntamenti, magari anche gli artisti…
Al concerto inaugurale abbiamo il piacere e l’onore di avere uno dei più grandi protagonisti della scena del jazz italiano, Enrico Rava, che tra l’altro porta un bel progetto nuovo. Enrico Rava non ha bisogno di presentazioni. Prima che essere un jazzista, prima che essere un grande suonatore, un grande interprete del suo strumento, è una grande anima. Quello che colpisce di Rava è proprio questa capacità comunicativa di entrare dentro il suono, quindi una visione intima che caratterizza proprio, è una visione poetica della musica. Questo è l’aspetto che più collega e rende il modo di esprimersi di un jazzista come Rava, lo rende più consono e anche più vicino al mondo della musica classica.
Prima di Natale c’è un altro appuntamento il 6 dicembre con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese.
Quest’anno abbiamo molti concerti sinfonici. Abbiamo visto che l’orchestra sinfonica suscita un grande interesse e anche una certa curiosità, soprattutto nei giovani in età scolare. Questo è un concerto super classico, perché abbiamo due grandi capolavori di Mozart. In apertura c’è una breve composizione in prima esecuzione assoluta, scritta da Roberto Molinelli, compositore e direttore d’orchestra marchigiano, che è un omaggio a Mozart. Gli interpreti sono straordinari, sia Ettore Pellegrino che Silvia Mazzon.
Poi la stagione fa un salto…
Abbiamo oramai quello che è un concerto, ormai una tradizione che si è creata a Senigallia per il giorno di Natale, il concerto gospel. Quest’anno abbiamo Voices of Victory diretto da Nicole Ingram Taylor, un gruppo che viene da Orlando, un ensemble molto apprezzato e questo ci dà un po’ di gioia nel giorno di Natale, ci aiuta a vivere quell’atmosfera natalizia. E’ un appuntamento molto atteso, perché il pomeriggio del Natale è stata un po’ una scommessa. Inizieremo poi il nuovo anno, il 12 gennaio, al San Rocco, con una pianista straordinaria, Jin Ju, una pianista di una capacità espressiva e di un virtuosismo ai massimi livelli. Ci propone un programma molto bello, molto interessante, un repertorio a tratti moderno con un ritorno al classico.
Il quinto concerto in programma (19 gennaio) ritorna al Teatro La Fenice con “Frank Sinatra Tribute” nel quale Anthony Strong proporrà un viaggio nei ‘classici’ della canzone americana, affiancato dalla Colours Jazz Orchestra. Abbiamo un cantante inglese straordinario, Anthony Strong, un artista con una grande personalità, è anche un pianista, è uno showman, è fantastico.
Poi andiamo al 6 febbraio, Beethoven, Brahms e Stravinskij, affidata alla bravura di uno dei più acclamati giovani interpreti del panorama internazionale, Ettore Pagano al violoncello, accompagnato nell’occasione al pianoforte da Massimo Spada.
Il 16 febbraio c’è un progetto che arriva dall’Umbria.
Esatto, e qui ritorniamo all’Auditorium San Rocco. Da Umbria Ensemble, un trio composto da pianoforte, viola e violoncello, si terrà un dialogo con le lettere di Beethoven, recitate da Domenico Benedetti Valentini. Lettere che forse sono lettere non indirizzate a una persona reale, ma a una persona che era nel mondo dei suoi affetti, delle sue visioni ideali. Una sorta di colloquio ideale con l’immortale amata.
Poi scivoliamo al 9 marzo. Abbiamo l’Orchestra Filarmonica Marchigiana con due suite bellissime che hanno come tema Romeo e Giulietta, un viaggio nelle riletture della celebre storia d’amore di Tchaikovsky e Prokofiev. Un programma di grande musica classica.
Il 22 marzo c’è un appuntamento bellissimo dedicato alla musica brasiliana, Carlos Jobim. L’interprete, il faro, la punta di diamante di questo concerto è il clarinettista Gabriele Mirabassi, il numero uno in Italia. E’ l’unico a proporre il clarinetto in questo percorso ibrido, classico, musica etnica comunque di origine popolare e il jazz, accompagnato da Massimo Morganti. Qui abbiamo un’orchestra sinfonica, l’Orchestra Suoni del Sud e tra l’altro gli arrangiamenti prevedono anche la presenza della chitarra.
E quindi arriviamo al penultimo appuntamento del 13 aprile.
Sì, le 4 stagioni di Vivaldi che dialogano con le Estaciones di Astor Piazzolla. Ovviamente solista nelle stagioni di Vivaldi sarà il violino, il violino di Ettore Pellegrino e al bandoneon, per quanto riguarda Piazzolla, Fabio Furia che abbiamo avuto due anni fa, che è stato applauditissimo. Un connubio che non è una nostra novità, però è la prima volta che le portiamo a Senigallia e quindi ci fa molto piacere.
Concluderemo il 30 di aprile, qui ci sarò anche io come direttore d’orchestra, ma anche come solista. Il piatto forte di questa serata è la Rhapsody in Blue di Gershwin, con un grande pianista, Maurizio Baglini, uno dei nomi di spicco nel panorama internazionale. E per quanto mi riguarda eseguirò una suite molto bella per sassofono e orchestra sinfonica di Leonard Bernstein sui temi della West Side Story.
Lo tengo per ultimo, anche se cronologicamente parliamo di domenica 2 febbraio, mattina alle ore 11, un family concert, un concerto quindi dove vogliamo aprire le porte del teatro alle famiglie, ai genitori, ai bambini, anche di età della scuola elementare, insomma i giovanissimi. Avremo anche qui un’orchestra da camera, classica quindi, l’Orchestra Giovanile Marchigiana Arcus diretta da Alessandro Marra, che tra l’altro al suo interno ha anche dei musicisti, ho saputo dei giovani musicisti senigalliesi, qui parliamo dei musicisti tra i 12 e 18 anni. I risultati che ha ottenuto insomma nel creare quest’ensemble sono notevoli, perché suonano davvero bene, è un’orchestra che suona vorrei dire in maniera professionale. E avremo questo solista, un ragazzino, un bambino di 7 anni, Alberto Cartuccia Cingolani che tra l’altro ho scoperto essere una star, perché a parte che ha vinto già tanti concorsi, in più è stato anche su Rai Uno, è un fenomeno assoluto. E tra l’altro eseguirà una partitura importante, sarà un concerto di Haydn per pianoforte e orchestra. Da questa descrizione mi sembra di aver trasmesso a chi ci ascolta un po’ la personalità di questa stagione, che sono appuntamenti tutti belli, tutti godibili, tutti di altissimo livello, quindi che arricchiscono sia il nostro piacere, la nostra cultura, e in qualche modo ci gratificano.
Le volevo chiedere innanzitutto se c’era una specie di timore nell’avvicinarsi alla musica, alla musica classica, alla musica da camera, alla musica impegnata che a volte per comprenderla a pieno richiede comunque una certa consapevolezza.
La domanda è più che legittima, ma è una barriera che non esiste, che è solo nella nostra mente. Quando si hanno dei musicisti comunicativi, dei veri artisti, anche un programma di musica da camera impegnativo come quello del trio classico, violino, violoncello e pianoforte, diventa esaltante, ma se pensiamo che qui c’erano dei ragazzini delle scuole di primo grado, vi assicuro che c’è stato un entusiasmo, ho avuto la testimonianza da parte delle professoresse che hanno accompagnato questi ragazzi, la settimana dopo chi suonava già uno strumento chiedeva al professore di poter suonare i brani che aveva sentito, chi non suonava uno strumento dice io voglio imparare il violino, io voglio imparare il violoncello, per dire, quindi queste barriere sul fatto che la musica sia impegnativa e richieda una cultura all’ascolto è assolutamente da sfatare, anche perché il livello di comprensione o di assimilazione di un’opera d’arte può avvenire a vari livelli. L’arte, la bellezza aprono delle porte inaspettate.
Che risultati negli anni passati?
Io come organizzatore ho sempre un po’ l’ansia, “Ma il teatro è grande, avremo abbastanza pubblico?”, l’anno scorso abbiamo avuto un pubblico bellissimo, i risultati in termini di affluenza di pubblico per questo tipo di stagione sono stati incredibili.
Per maggiori informazioni su abbonamenti, biglietti, prenotazioni, prevendite:
BIGLIETTERIA TEATRO LA FENICE
Giovedì, venerdì e sabato ore 17-20;
giovedì e sabato anche ore 10.30-12.30;
nei giorni di spettacolo da due ore prima dell’inizio
TEATRO LA FENICE 071 7930842 negli orari di apertura indicati; 335 1776042 lunedì/venerdì ore 9.30-12.30; info@fenicesenigallia.it – www.fenicesenigallia.it
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