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Senigallia, Castelleone di Suasa e Corinaldo: la rassegna Teatri Antichi Uniti passa anche da qui

Una scena dello spettacolo teatrale "Herodies", foto di Anna de Bartolo
Una scena dello spettacolo teatrale "Herodies", foto di Anna de Bartolo
Una scena dello spettacolo teatrale “Herodies”, foto di Anna de Bartolo

Ci sono anche Senigallia, Castelleone di Suasa e Corinaldo tra i 14 comuni coinvolti nel progetto TAU/Teatri Antichi Uniti, la rassegna regionale che porta spettacoli di teatro classico in luoghi di interesse archeologico. Un dialogo tra passato e presente, tra beni e attività culturali, TAU/Teatri Antichi Uniti è un intelligente modo per esaltare le ricchezze archeologiche della regione e i contenuti di spettacolo, grazie a 32 appuntamenti – di cui 7 nei tre comuni del territorio diocesano senigalliese – e soprattutto a ben 26 anni di esperienza alle spalle. Sui palchi e negli anfiteatri le migliori esperienze della scena nazionale e i lavori di talentuosi artisti Made in Marche. A promuovere la rassegna sono i comuni stessi, sostenuti da Regione Marche, AMAT – circuito multidisciplinare di teatro, musica, danza e circo contemporaneo delle Marche –, e MiC, ministero della cultura.

Dopo i primi appuntamenti a Senigallia dell’11 e 18 giugno, si riparte ancora dall’area archeologica La Fenice il 25 giugno con L’urlo della farfalla, una lezione spettacolo su Jim Morrison e il mito di Dioniso, a cura di Cesare Catà e con musiche di Ludovica Gasparri. Un appuntamento promosso nell’ambito di CollegaMenti Festival in collaborazione con Collettivo CollegaMenti. E’ la terza lezione-spettacolo dedicata ai rimandi simbolici e ai significati filosofico-culturali del mondo antico, che sono poste in relazione con temi e argomenti della cultura folk e pop, oltre che leggende marchigiane. Uno storytelling critico originale si alterna con letture drammatiche, mescolando i registri del teatro di narrazione con quelli della stand-up comedy. Il monologo che ne scaturisce è un prodotto peculiare in cui la divulgazione filosofico-letteraria si unisce all’ironia del cabaret.

Si passa poi al territorio del fiume Nevola: dal 12 al 14 luglio, nell’anfiteatro romano di Castelleone di Suasa: un trittico di appuntamenti, proposti all’interno di Insuasa Festival promosso da Collettivo Collegamenti, che attraversa le poetiche di Ovidio, Aristofane e Plauto. Si parte con una produzione di Teatro Koreja e Le Belle Bandiere, con la drammaturgia e la regia di Elena Bucci, dal titolo Herodies (in FOTO, Ndr). Lettere di eroine del mito dall’antichità al presente, dove Ovidio immagina le eroine del mito intente a scrivere una lettera ai loro uomini, narrando di amore, abbandoni e tradimenti, per raccontare l’intero mito, ma anche per rivolgere una luce speciale e spesso ironica sul destino delle donne. Le Nuvole di Aristofane sono al centro dello spettacolo di Confine Zero, che mette in scena la storia eterna di un padre e un figlio che non si capiscono, di una famiglia oppressa dai debiti e di una risoluzione che ha dell’incredibile. L’ultimo appuntamento di Insuasa Festival, il 14 luglio, affronta I Menecmi di Plauto, dove il Collettivo Van coglie l’opportunità per approfondire la natura umana, l’apparente semplicità delle relazioni con gli altri e, di conseguenza, la necessità di ognuno di noi di riconoscersi tra il caos degli eventi e della vita. 

L’ultimo appuntamento è il 29 luglio nell’area archeologica di Santa Maria in Portuno, a Corinaldo. La tragedia sofoclea e le stragi della resistenza si fondono nel racconto di Antigone, eroina tragica a cui Ascanio Celestini dà voce nel suo Le nozze di Antigone.

Informazioni complete su programma, biglietti e orari di inizi su www.amatmarche.net.