Scuola di musica Padovano, 30 anni di armonia a Senigallia
Trenta anni di armonia. Questo il filo conduttore della mattinata dedicata al compleanno della Scuola di musica B. Padovano di Senigallia, festeggiato con originalità domenica mattina, 12 dicembre, all’Auditorium San Rocco. Una bella festa che ha dato voce e soprattutto suono ad una realtà che rende tanto più ricca la città, il suo territorio. Basterebbe soltanto far di conto su quanti, bambine e bambini, giovani e adulti , in questo trentennio hanno frequentato la scuola, il cui edificio è un lascito testamentario di Bettino Padovano: questi fu un notabile senigalliese, lungimirante nell’aver individuato nella formazione dei più giovani, in ogni ambito, un punto di forza di crescita sociale. Tante vite coinvolte nei più diversi percorsi musicali, insieme a tanta qualità dell’offerta formativa e a mille occasioni create per rendere la musica patrimonio per tanti, per tutti.
È il sindaco Massimo Olivetti, portando il suo saluto, a dire «le passioni sono il motore della vita, abbiamo bisogno di menti pensanti e cuori palpitanti». E la casa che suona, in via Cupetta, continua ad accogliere tante passioni, nutrirle e in alcuni casi renderle percorsi professionali di tutto rispetto. Alle parole del sindaco hanno fatto eco quelle del presidente della Fondazione Città di Senigallia, Corrado Canafoglia: «Abbiamo bisogno di cultura e questa richiede sacrificio e programmazione».
La parola è poi passata a Ilenia Stella, Lucia Galli e Samuele Garofoli, musicisti e docenti della Scuola. Una testimonianza, la loro, che dai primi passi di un’esperienza inedita per Senigallia, ci ha accompagnati fino alla consolidata realtà di oggi. Progetti, didattica, concerti, percorsi formativi, sfide: un corposo patrimonio di esperienze che la presidente dell’associazione Harmonia (a cui fa capo la gestione della Scuola) Ilenia Stella ha definito come «possibilità di vivere non solo conoscenza, ma soprattutto coscienza musicale».
E di questo abbiamo avuto conferma grazie ai pianisti allievi Matteo Montironi e Amelie Petrucci: Bach, Beethoven, Schumann, questo il loro dono musicale di rara intensità ed autorevolezza, a dispetto della loro giovane età. E poi le voci di Lucia Piccioli, Pamela Conditi, Aurora Simoncioni, accompagnate al pianoforte da Pierfrancesco Luzietti, allievo di pianoforte di Davide Caprari, in tre quadri contemporanei di musica leggera, delle classi di canto delle docenti Sandra Caroni e Chiara Moschini.
Punti di armonia è stato il segmento finale della mattinata. Con gli interventi musicali del coro Unisensus, a rendere plastico e maggiormente comprensibile il concetto stesso di armonia, gli interventi di Lorenzo Gianfelice, storico della filosofia, e Ilenia Stella, musicista e pianista. Se è vero, come hanno detto, che viviamo in un mondo poco armonico, la musica sa e può portarci laddove è possibile riconciliarci con le tante dissonanze, dentro e fuori di noi, che possono essere accolte e risolte. Sostanzialmente ciò che, nel tormentato Novecento, affermava la filosofa spagnola Maria Zambrano, citata dal prof. Gianfelice in chiusura: «Per questo la vera musica non può essere trovata in un dogma, ma in un uomo concreto che percepisce con la sua armonia interiore l’armonia del mondo».
Lunga vita alla Bettino Padovano.
Il video completo della giornata: