Scelte di pace
Un vecchio slogan di fronte al problema enorme della fame nel mondo, peraltro oggi quasi dimenticato, recitava: ‘Contro la fame cambia la vita’. Noi possiamo oggi dire: ‘Contro la guerra cambia la vita’. Per questo come chiesa di Senigallia non vogliamo rassegnarci alla guerra e dare il nostro contributo camminando insieme con tutti coloro che sono “artigiani di pace”, coma Papa Francesco chiama coloro che desiderano costruire una “architettura della pace”.
Le guerre non scoppiano all’improvviso, ma hanno la loro origine in tutta una terribile sequenza di scelte, soprusi, violenze e fallimenti dove la conclusionediventairrimediabile e dove i popoli sono poi chiamati a pagare il conto finale senza aver potuto intervenire sulle singole voci che lo hanno generato. Occorre rafforzare gli anticorpi per prevenire le guerre e “mettere in questione la nostra partecipazione (anche individuale) ad un ‘ordine’ economico, politico, sociale, ecologico e culturale che rende necessarie le guerre che lo sostengono”(Alex Langer,1991). Il rischio è che si gridi “Pace” da una parte, ma dall’altra ci si prepari alla guerra, con il rischio di tornare alla infausta definizione di “guerra giusta”.
E’ necessario intervenire “a monte” e allargare una solida base ideale e culturale di disposizione alla pace ed alla convivenza, disintossicando così cuori e cervelli. Per questo la chiesa di Senigallia propone alla diocesi uno strumento intitolato: ‘Scelte di pace possibile’. Uno strumento come un arco di pace che getta nella confusione della comunicazione alcune proposte concrete e praticabili da singoli, famiglie e comunità…
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