I 30 anni di attività della rianimazione all’ospedale di Senigallia
Si è svolto alla chiesa dei Cancelli l’evento per celebrare i 30 anni di attività della rianimazione all’ospedale di Senigallia. Un momento fortemente voluto dalla direzione dell’unità operativa complessa per fare il punto della situazione attuale, per un saluto a quanti hanno lavorato per anni nella rianimazione e per dare uno sguardo al futuro, tra problematiche covid, progetti da portare avanti e personale sempre carente.
La giornata si è aperta con il saluto dell’ora ex direttore di area vasta 2 Giovanni Guidi, del sindaco Massimo Olivetti, ma ha visto numerosi interventi: oltre alla dottoressa Cristina Scala, direttrice dell’Uoc di anestesia e rianimazione dell’ospedale di Senigallia, si è tenuta la lectio magistralis sulle performance cognitive post Covid-19 da parte del dottor Angelo Carfì per poi passare al ricordo di chi la rianimazione a Senigallia l’ha fondata, il dottor Lamberto Cenerelli, e di chi l’ha guidata per 12 anni, il dottor Diego Cingolani, scomparso recentemente. Sono intervenuti prima la vedova Cenerelli, signora Rosaria Leonardi, e il dottor Vito Carfì, mentre un ricordo dello storico primario Cingolani è stato affidato al direttore del pronto soccorso e medicina d’urgenza, dottor Gianfranco Maracchini.
Infine è intervenuta la dottoressa Cristina Scala, da un anno e mezzo primario dell’unità di anestesia – rianimazione e terapia antalgica: è stata lei a dare uno sguardo al futuro che ci attende, prima della presentazione della targa commemorativa. «Siamo sempre stati molto concentrati sul lavoro che c’era da fare perché eravamo in piena pandemia – ha detto la dottoressa Scala – e non siamo mai riusciti a fare il punto della situazione. Abbiamo approfittato del fatto che il 16 luglio cadevano i 30 anni della terapia intensiva, fondata dal dr Cenerelli, poi guidata dal dr. Cingolani, prematuramente scomparso circa un anno fa. Ci tenevamo molto a ricordare queste due figure così importanti per il reparto e per l’ospedale stesso che sta vivendo momenti di difficoltà. Però l’ospedale non è solo criticità nonostante…
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