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Raccolta delle olive, gli alunni di Senigallia in visita al frantoio

Gli alunni della scuola primaria Puccini di Senigallia in visita al frantoio per la raccolta e molitura delle olive
Gli alunni della scuola primaria Puccini di Senigallia in visita al frantoio per la raccolta e molitura delle olive
Gli alunni della scuola primaria Puccini di Senigallia in visita al frantoio per la raccolta e molitura delle olive

Quattro passi in campagna alla scoperta dell’olio extravergine di oliva e dei frantoi. Mentre prosegue la raccolta delle olive, è tempo per gli alunni delle classi terze della scuola primaria Puccini di Senigallia di avvicinarsi a uno dei pilastri dell’alimentazione. E così questa mattina i bambini sono stati accompagnati dai loro insegnanti al frantoio Mazzola per assistere alla fasi di raccolta e molitura. Ad accompagnarli c’era Andrea Montresor, funzionario di Coldiretti Marche. La Federazione dei Coltivatori Diretti da anni punta a queste iniziative di educazione alimentare nelle scuole.

Quello oleario è un settore molto importante per la nostra regione. Solo nella provincia di Ancona si contano 35 frantoi e una produzione di circa 7mila tonnellate di olive, dalle quali si ottengono circa 950 tonnellate di olio. Un prodotto di altissima qualità che vale, dato regionale, circa 15,5 milioni di euro. Un potenziale tra natura, paesaggi e gusto per il quale si attendono dalla Regione Marche, sulla scia delle nuove leggi sulle attività agrituristiche, sull’enoturismo e sul pescaturismo, anche disposizioni sull’oleoturismo per dare più possibilità alle aziende agricole maggiori possibilità di aprirsi ai visitatori tra iniziative e degustazioni. Con la possibilità anche di attirare visitatori stranieri visto che l’export vale 2 milioni con la maggior parte di questo “oro verde” che viaggia verso gli Stati Uniti, seguiti nella classifica dei migliori acquirenti da Germania, Giappone, Austria e Regno Unito.

Un protagonista assoluto della Dieta Mediterranea sotto attacco su più fronti tra cambiamenti climatici, rincari energetici ed etichettature a semaforo che vorrebbero far passare un vero e proprio elisir di lunga vita per un alimento nocivo per la salute umana calcolando in mondo fuorviante la presenza di determinate sostanze su 100 grammi di prodotti e finendo così per sconsigliare l’olio extravergine e dare invece via libera a bevande gassate dietetiche con sostanze artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. Far conoscere i principi nutritivi, qualità e particolarità degli alimenti e la corretta alimentazione fa parte dunque del processo di formazione dei futuri consumatori, attenti e sensibili a queste tematiche. Anche attraverso una bella merenda a base di pane fresco e olio a crudo per uno spuntino profumato e gustoso. 

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