Premio Emma Fabini: ecco i giovanissimi vincitori della prima edizione
Sono stati premiati al teatro La Fenice i giovanissimi vincitori del concorso letterario “Emma. Il ricordo salvato”. L’iniziativa è stata dedicata a Emma Fabini, una delle sei giovani vittime della strage alla Lanterna Azzurra di Corinaldo che persero la vita per il fuggi fuggi della folla in attesa del trapper Sfera Ebbasta. Una serata piena di emozioni, quella del 30 settembre scorso, a partire dalla data, non casuale: proprio in quel giorno Emma avrebbe compiuto 17 anni.
«Emma amava la lettura e la scrittura – ha dichiarato il papà Fazio Fabini. Il premio letterario “Emma. Il ricordo salvato” nato a suo nome ha avuto un grande successo: sono arrivati oltre 250 elaborati da tutte le Marche e da altre regioni. Tanti suoi coetanei che hanno voluto condividere con lei un loro ricordo, così come si fa tra amici. Tutti amici di Emma».
A selezionare i testi ci hanno pensato gli insegnanti di alcune scuole di Senigallia: il primo premio per la categoria 14/18 è andato a Elisa Spaccasassi, di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno); per la categoria 10/13 è stato scelto il testo di Matilde Calvi, di Trecastelli (Ancona). Elisa si è aggiudicata un corso di scrittura creativa offerto dalla scuola Genius di Roma mentre Matilde un buono di 300 euro per l’acquisto di libri. I migliori racconti sono stati pubblicati in un’antologia dal titolo “Emma. Il ricordo salvato”, edita dalla casa editrice Zefiro, la stessa che l’anno scorso pubblicò una raccolta dei testi di Emma Fabini dal titolo “I ricordi non salvano le lacrime” che ha poi dato il nome al concorso letterario.
«Una iniziativa che vorremo ripetere per il futuro, per dare spazio alla creatività dei giovani, confidando che il Premio possa crescere ed affermarsi» ha spiegato il sindaco Massimo Olivetti convinto che questo premio letterario sia «il modo migliore per ricordare Emma Fabini, scomparsa insieme ad Asia, Daniele, Benedetta, Mattia, Eleonora quella maledetta sera dell’8 dicembre 2018, con storie capaci di restituire l’emozione di un’esperienza vissuta».
«Emma aveva il dono della scrittura, una passione che ha alimentato i sogni e le speranze di queste ragazze e ragazzi che hanno scritto storie toccanti sul tema del ricordo” ha dichiarato Carlo Pagliacci, responsabile della Zefiro e membro della giuria del Premio. “Leggere questi racconti è scoprire un mondo di sensibilità ed emozioni che troppe volte ignoriamo o fingiamo di non vedere. Dare voce a questo mondo è ciò che Emma ci ha suggerito».
Carlo Leone