Ponte Garibaldi, tra demolizione e ricostruzione Senigallia dovrà attendere due anni
Novità per i senigalliesi (e non solo loro) alle prese con le difficoltà derivanti dalla chiusura di ponte garibaldi. La struttura, ancora non transitabile dopo l’alluvione del 15 settembre scorso, è da demolire completamente senza possibilità di un recupero, nemmeno parziale. Data la tempistica che si preannuncia lunga, verrà realizzata entro qualche mese la tanto chiacchierata passerella che unirà la zona di via Rossini e dello stadio con il centro storico.
Dopo i sopralluoghi che il personale tecnico comunale e la giunta Olivetti ha effettuato nei giorni scorsi presso il ponte assieme ai funzionari della Regione Marche e del Consorzio di Bonifica, sono state ipotizzate delle soluzioni tecniche, con stime dei relativi costi e tempi. Ce le ha anticipate l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Senigallia Nicola Regine nell’intervista che si può riascoltare QUI.
Per quanto riguarda il ponte Garibaldi, deve iniziare la progettazione anche per la fase della demolizione: sarà veloce perché praticamente situazione “gemella” di quanto avvenuto nel novembre 2020 per ponte II Giugno, ora ponte “Angeli dell’8 dicembre 2018”. Ma prima di procedere servirà l’autorizzazione della Sovrintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle Marche e poi aspettarsi tempi lunghi data l’elevata possibilità di rinvenimento di ordigni bellici risalenti alla seconda guerra mondiale, come avvenuto per il ponte degli angeli. Tra demolizione, sminamento, successiva ricostruzione e lungaggini burocratiche dovrebbero volerci circa due anni. E risorse statali per almeno due-tre milioni di euro, tra i famosi 400 che il governo ha stanziato per l’emergenza alluvione delle Marche. Ma nel frattempo?
La città continuerà a rimanere divisa in due? Il problema, già sollevato in primis dai residenti del centro e dagli imprenditori che hanno le proprie attività commerciali nei dintorni di piazza Garibaldi, è di grande rilevanza, anche economica. La soluzione prospettata è quella di una passerella pedonale che possa ripristinare, seppure in maniera provvisoria e temporanea, il collegamento tra le due parti della città.
La novità sta nel fatto che non sarà un ponticino stretto come ipotizzato nei primi mesi post alluvione: si tratta infatti di realizzare un’infrastruttura ciclopedonale larga due metri, che potrà dunque essere utilizzata anche dalle biciclette e in entrambi i sensi di marcia. Sarà questa opera che dovrà risollevare le sorti del centro cittadino: entro l’estate – entro giugno questa è la promessa che la Regione ha fatto al Comune di Senigallia – sarà transitabile grazie a 315 mila euro di risorse statali che rientrano sempre tra i finanziamenti del governo alla Regione per superare i danni dell’alluvione 2022. Probabilmente, per accelerare i tempi, saranno anticipati dal Consorzio di bonifica che si occuperà di realizzare l’opera.
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