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Piste ciclabili, a Senigallia «sembra vogliano disincentivare l’uso della bicicletta»

Il lungomare Da Vinci a Senigallia
Il lungomare Da Vinci a Senigallia
Il lungomare Da Vinci a Senigallia

La proposta dell’amministrazione comunale di rivedere e modificare il progetto della Ciclovia Adriatica trova la ferma contrarietà anche della sezione senigalliese della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta. L’idea della giunta Olivetti è quella di valorizzare anche il centro storico sfruttando la rete di piste ciclabili già esistenti anziché andare a realizzare nuove infrastrutture sul lungomare, ma le critiche non sono mancate.

A perdere un’occasione di riqualificazione sarebbero il lungomare Mameli nella riviera nord e il lungomare Italia a sud, dove gli spazi ristretti della strada non consentono di mantenere doppio senso di circolazione, parcheggi in caso vi fosse realizzata la pista ciclabile. Questione di sicurezza dunque o di scelte impopolari?

Tra le voci critiche c’è quella della Fiab Senigallia secondo cui accantonare il progetto significa «rinunciare a una grande opportunità per il turismo e per tutta la città, con finanziamenti già stanziati che consentirebbero a Senigallia di dotarsi di una moderna infrastruttura viaria senza spese per la comunità».

Senza contare poi l’aspetto della sicurezza: «La proposta di utilizzare i percorsi esistenti che passano per le zone produttive, residenziali e per il centro, ciclabili peraltro pericolose e senza soluzione di continuità, facendola sembrare una opportunità per il turismo, ci sembra palesemente un modo per ribaltare la realtà dei fatti. Percorrere, ad esempio, in bicicletta il marciapiede di via Portici Ercolani come proposto dal sindaco è una soluzione pericolosa per pedoni e ciclisti e un tragitto quanto meno disagiato per i cicloturisti che percorrono la Ciclovia Adriatica». Tra percorsi stretti e ricavati dai marciapiedi, o tragitti che si interrompono bruscamente o senza essere separati dalla corsia per le auto, né al riparo da incroci pericolosi, la rete ciclabile senigalliese non può definirsi una pista sicura per chi la percorre.

Da qui un giudizio critico: «Questa proposta, insieme alle altre decisioni prese in questi mesi come il doppio senso sul lungomare sud, il ponte degli angeli carrabile e la scarsa manutenzione delle piste ciclabili, mostrano lo scarso interesse per questa amministrazione nei confronti della ciclabilità. La situazione ci sembrava già critica con la precedente, ma adesso sembra esserci un piano per disincentivare la bicicletta a Senigallia».

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