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Giù i pini malati tra le proteste delle associazioni. Il Comune: «Per anni nessuna cura agli alberi»

Le operazioni di abbattimento degli alberi malati in viale dei Pini a Senigallia
Le operazioni di abbattimento degli alberi malati in viale dei Pini a Senigallia
Le operazioni di abbattimento degli alberi malati in viale dei Pini a Senigallia

Giù gli alberi tra le proteste in viale dei Pini, dove l’amministrazione comunale ha dato avvio all’operazione di potatura e abbattimento delle piante malate. Una situazione che si è venuta a creare dopo anni di scarse manutenzioni e cure ai caratteristici pini che danno il nome al viale tanto che si sono registrati anche diversi crolli. Immediate però le proteste delle associazioni ambientaliste che hanno gettato l’allarme sull’impoverimento della città di Senigallia per quanto riguarda il verde pubblico. 

A tal proposito, il Gruppo Società e Ambiente – l’organizzazione di volontariato di Senigallia che da anni si batte per una “senigallia verde” – ha scritto agli amministratori cercando di trovare soluzioni alternative ma nel frattempo ha lanciato una petizione che in cinque giorni ha superato le 830 firme.

Giovedì pomeriggio, 16 febbraio, si è svolto un incontro tra amministratori e associazioni ambientaliste: i primi hanno ribadito la necessità di procedere a tali interventi per ridurre i rischi di crolli e cedimenti (già verificatisi) in una strada ormai divenuta importante per la viabilità cittadina; dall’altro lato, Gsa, Confluenze, Italia Nostra e vari cittadini si sono esposti per lamentare la progressiva riduzione del verde, chiedendo una maggior tutela anziché l’abbattimento delle piante.

Elena Campagnolo
Elena Campagnolo

«Non abbiamo mai chiesto di non occuparsi di eventuali alberi pericolosi, ma di essere trasparenti sulle modalità con cui sono stati individuati e valutati tali» spiegano dal Gsa. Il nodo infatti non è lasciare che le piante – se poco o per nulla curate – crollino in strada rischiando di colpire qualcuno o danneggiare auto e case ma quello di «adottare una modalità diversa di gestione del verde pubblico, che sia finalizzata davvero alla tutela del patrimonio ambientale, e che sia partecipata e condivisa con la cittadinanza».

A loro ha replicato l’assessora all’ambiente Elena Campagnolo (in FOTO), nell’audio che potete ascoltare qui sotto.

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