Le atroci atrocità della guerra in Ucraina hanno ferito il mondo. La visione dei cadaveri veri di gente comune ci ha fatto sentire coinvolti e feriti. Non basta certo qualche impietoso tentativo di ridurli a set cinematografici ad esorcizzarli. L’invocazione di tribunali speciali è corale, anche da parte di chi quei tribunali nemmeno li riconosce. Sembra di vedere scribi e farisei pronti a scagliar pietre. Eppure Qualcuno ci chiederebbe di guardare gli scheletri dentro gli armadi: le atrocità commesse nel tempo, e a turno da tutti, in tutte le guerre dovrebbero farci risuonare nella mente parole di saggezza: “Va nella pace e non guerreggiare più!”.