Partita la bella stagione: prospettive e criticità
Abbiamo raggiunto Giacomo Bramucci, presidente di Confcommercio Marche Centrali per fare il punto della situazione sull’inizio della bella stagione a Senigallia.
Un resoconto della prima settimana di riapertura di attività commerciali e ricettive.
Quello appena trascorso è stato un fine settimana, il primo, di natura prettamente estiva, in cui tantissimi marchigiani hanno deciso finalmente di riabbracciare le città più rappresentative e di andare a fare quella che è stata la prima passeggiata un po’ in clima già estivo. Senigallia in primis è stata presa d’”assalto” da tantissimi che hanno voluto celebrare questo arrivo della stagione. Quindi sono dati comunque confortanti a livello di aperture delle attività commerciali e ricettive, che hanno deciso di tenere aperto e lo hanno fatto con soddisfazione. Il primo step, quello del riprendere, applicando i protocolli di sicurezza e le restrizioni, che comunque continuano ad esserci, c’è stato ed è risultato positivo.
Quali sono le aspettative e le paure degli addetti ai lavori per le settimane a venire, quando si entrerà nel pieno della stagione turistica ancora in emergenza sanitaria?
Il fatto di aver vissuto questo fine settimana in maniera ampia non vuol dire che non ci siano tantissime ombre ancora all’orizzonte. La prima fra tutte è logicamente questa spada di Damocle del coprifuoco, che purtroppo al momento sta facendo un danno penetrante sia nelle attività che sono già aperte, come i ristoranti, i bar, che si vedono di fatto dimezzata la potenzialità di incasso e di fare business, ma soprattutto nel comparto alberghiero. Perché prenotare in una struttura ricettiva sapendo che poi alle 22 non si può girare per le città né vivere la vacanza appieno è di fatto impossibile. E quindi le prenotazioni nelle nostre strutture purtroppo risentono tantissimo di questa variabile coprifuoco che ancora non è stata risolta. Questo è il problema principale a cui dobbiamo assolutamente trovare una soluzione, anche perché questo è proprio periodo di forti prenotazioni in un anno normale, e per quanto riguarda soprattutto il turismo estero si sta assistendo a un fenomeno davvero preoccupante che è quello della fuga delle prenotazioni verso destinazioni che non hanno il coprifuoco, come ad esempio la Grecia. Gran parte dei turisti americani o anglosassoni che prenotano adesso in Europa non lo fanno in Italia perché sanno che ancora c’è incertezza sul fatto di poter vivere appieno la vacanza. Quindi la politica, e noi nel nostro piccolo stiamo cercando di spingere il più possibile in questa direzione, deve riappropriarsi di quello spazio e garantire una stagione turistica degna, come è stato possibile fare l’anno scorso. Quest’anno i dati sono comunque migliori, abbiamo molte più persone vaccinate, ne avremo ancora di più da qui ai prossimi mesi, quindi crediamo che questo paletto del coprifuoco sia la preoccupazione principale. Detto questo, le attività si adeguano logicamente a tutti quelli che sono i protocolli, che comunque ancora sono impegnativi, però lo fanno come hanno dimostrato di saperlo fare, cioè nel pieno rispetto e con grande flessibilità. Bisogna rendere onore a tutti coloro che operano nel turismo e nell’accoglienza delle nostre città, in particolare anche di Senigallia, perché sono riusciti e stanno riuscendo, nonostante le difficoltà, a garantire comunque delle strutture accoglienti. Molti hanno investito, molti stabilimenti balneari hanno rinnovato le loro strutture. Quindi devo dire che questo fermento c’è, si sente e speriamo davvero che il percorso di ogni imprenditore abbia il giusto merito. Perché in fondo possiamo ripartire solo da chi il futuro lo immagina migliore, e l’attività d’impresa è per natura immaginarsi un futuro migliore. Incrociamo le dita, Senigallia è pronta e con gli addetti ai lavori la Confcommercio, che ogni giorno lotta per ottenere anche un centimetro in più nella giusta direzione in tema di riaperture, protocolli e tutto quanto può aiutare le imprese.
a cura di Barbara Fioravanti