L’abbraccio del Papa all’Azione Cattolica, che ricambia molto volentieri
Anche l’Azione Cattolica di Senigallia era in piazza San Pietro giovedì 25 aprile 2024, in Vaticano, per l’incontro dell’Azione cattolica italiana con Papa Francesco, all’inizio dell’assemblea nazionale dell’associazione laicale che ogni tre anni rinnova i suoi i responsabili, ad ogni livello.
Adulti, ragazzi e giovani hanno stretto un forte abbraccio corale al Papa, alla loro associazione, ai tanti desideri di pace, espressi in modo eloquente proprio nella Festa della Liberazione. “Grazie per questo abbraccio così intenso e bello, che da qui vuole allargarsi a tutta l’umanità, specialmente a chi soffre”. Questo il suo saluto agli oltre 50mila soci dell’Azione Cattolica, provenienti da tutte le diocesi. “L’abbraccio è una delle espressioni più spontanee dell’esperienza umana”, ha ricordato Francesco: “La vita dell’uomo si apre con un abbraccio, quello dei genitori, primo gesto di accoglienza, a cui ne seguono tanti altri, che danno senso e valore ai giorni e agli anni, fino all’ultimo, quello del congedo dal cammino terreno. E soprattutto è avvolta dal grande abbraccio di Dio, che ci ama per primo e non smette mai di stringerci a sé, specialmente quando ritorniamo dopo esserci perduti, come ci mostra la parabola del Padre misericordioso”. “Cosa sarebbe la nostra vita, e come potrebbe realizzarsi la missione della Chiesa senza questi abbracci?”, si è chiesto il Papa, che ha proposto ai presenti una riflessone su “tre tipi di abbraccio: l’abbraccio che manca, l’abbraccio che salva, l’abbraccio che cambia la vita”.
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