C’è chi, nei giorni scorsi, ha manifestato per la pace, quella seria, da costruire con rapporti di verità, di giustizia e di libertà. Perché non può essere pace la distruzione e la sopraffazione; e non reggerebbe nemmeno. C’è chi, abusando di queste manifestazioni, ha approfittato per far guerra di parole e di insulti contro chi non la pensa come lui. A tanti politici capita. C’è chi, il Papa, è andato a casa di chi viene ritenuto il nemico mortale, i capi politici e religiosi dell’Islam. Insieme hanno pronunciato e scritto parole di saggezza e di pace. Suscitando perfino il desiderio di cercare dialogo e riconciliazione fra sunniti e sciiti. Perché la pace si costruisce andando incontro, non contro.