L’ostinata primavera dei buoni frutti
È una nuova primavera quella che sta sbocciando, nonostante i forti venti dell’inverno sembrano imperversare, venti di guerra e odio, di distruzione e ottusità. É una nuova primavera quella che possiamo riconoscere e accogliere, una primavera pasquale, vita nascente, vita risorta dalle macerie. È tutto già presente il suo potenziale: la vediamo nei nostri giovani che hanno fame e sete di verità, la sentiamo nei bambini che con le loro domande di senso ci obbligano a guardare oltre, a rendere ragione delle nostre azioni e delle nostre speranze. Sta a noi avere occhi per vedere i germogli nuovi, quello che il Signore ha seminato e che fiorisce e rifiorisce contro ogni aspettativa o catastrofica previsione.
Questa nuova primavera è il vento dello Spirito che la porta e la realizza, una Pentecoste che possiamo invocare e che ci farà ardere il cuore e parlare le lingue del mondo. Nuovi dialoghi, nuove piste, nuovi linguaggi e nuova civiltà: una civiltà costruita sull’amore e sul rispetto delle diversità. Le pagine che seguono sono il segno di tutto questo, la prova concreta che la nostra terra continua a dare frutti, la nostra Chiesa continua ad essere feconda e vivace. Non vogliamo chiudere gli occhi di fronte alle tante atrocità e ingiustizie che ci stanno davanti e che vediamo in TV tutti i giorni ma il modo migliore per non chiudere gli occhi è amare e darsi da fare, coltivare amicizie e relazioni, incoraggiare tutti coloro che sentono la voglia e il desiderio di ricostruire una umanità più giusta.
Questo numero de La Voce Misena ha il profumo della primavera e vi invitiamo a sfogliare ogni pagina come se fosse un petalo da cogliere e regalare, testimonianze e volti di persone che credono nel bene e provano a farlo attraverso il loro lavoro e la loro generosità. «Se il chicco di grano caduto in terra non muore rimane solo, se invece muore porta molto frutto», quello che possiamo raccogliere oggi è il frutto di chi ha deciso di donare la vita per amore di Gesù e degli altri, rinunciando alla logica del possesso e della vanità. Ce ne sono molte di vite donate e spese per amore e solo per amore e di solito fanno poco rumore, non ricevono gli onori della cronaca, ma riempiono i campi di profumo e colori, fanno danzare l’universo e lasciano un buon sapore in bocca a chi ne assaggia i frutti. Niente conservanti, niente fertilizzanti, in queste pagine troverete solo prodotti “bio”, storie di vita nascente, terreni dell’animo coltivati a mano, per chi ha ancora il coraggio e la voglia di sporcarsi le mani senza puntare il dito o aspettare che lo faccia qualcun altro. Anche tu puoi fare la tua parte, anche per te può essere primavera.
Don Davide Barazzoni
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