«Nessuno stralcio di opere all’ex Enel, riqualificazione non stravolta»
Continua il dibattito sulla riqualificazione delle ex colonie Enel sul lungomare Da Vinci. Dal consigliere di Amo Senigallia, Gennaro Campanile, e dagli altri gruppi consiliari di opposizione del centrosinistra erano state lanciate critiche all’indirizzo della giunta ma soprattutto dell’assessore all’urbanistica Gabriele Cameruccio. Dubbi sullo stralcio di alcune opere rientranti tra gli oneri di urbanizzazione ma anche sulla mancata comunicazione al consiglio comunale di una variazione così importante per il territorio senigalliese.
L’assessore Cameruccio ha voluto allora fare chiarezza rispondendo alle accuse. Innanzitutto l’atto di indirizzo approvato in giunta – sostiene – non incide affatto sulla riqualificazione del lungomare Da Vinci, già oggetto di convenzione del 2019, quando Campanile era assessore e quando in maggioranza c’erano molti dei consiglieri oggi di minoranza. Impossibile non sapere cosa cambia e cosa rimane invariato tra la progettazione del 2019 e questa variante del 2023.
In secondo luogo Cameruccio sostiene che con la delibera di Giunta dello scorso 14 febbraio non si prevede lo stralcio di nessuna opera sulla viabilità già approvata. In particolare: il prolungamento di via Rieti fino a via Grosseto contribuirà ad alleggerire il traffico sul lungomare Da Vinci, il quale verrà riqualificato ma resterà carrabile e transitabile per i veicoli. Verrà soltanto aggiunta una strada perimetrale esterna all’intervento che contribuirà ad alleggerire il traffico veicolare. Rimane la ristrutturazione del sottopasso ferroviario ad utilizzo ciclopedonale mentre le nuove aree attrezzate a parcheggio pubblico vanno ad aggiungersi alle opere di urbanizzazione a carico del soggetto attuatore la “Iniziative Turistiche Senigallia Srl”. «Non viene dunque stralciato nulla rispetto a quanto già approvato in merito alle opere di urbanizzazione».
Per quanto riguarda invece l’edificazione, «rimangono invariate le superfici fondiarie e le altezze degli edifici. Insomma la capacità edificatoria dell’area della Sira che verrà inglobata nel piano con questa variante verrà localizzata nell’area delle ex Colonie Enel, ma senza ulteriore consumo di suolo ai fini edificatori, anzi sarà sottoutilizzata perché ne verrà sfruttata solo una parte, e non ci sarà alcun aumento di altezza, rispetto a quelle già autorizzate. Quindi le opere di urbanizzazione previste dalla II^ variante vanno ad integrare quelle già previste nella variante approvata dalla precedente giunta».
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