Montemarciano, al via la progettazione per riaprire il teatro Alfieri
Al via la progettazione per il recupero e la messa in sicurezza della copertura dell’edificio ottocentesco che, a Montemarciano, ospita il teatro comunale Alfieri. La struttura è chiusa dallo scorso dicembre quando, in seguito ai sopralluoghi post sisma, si è esaminato un ammaloramento della capriata, la struttura portante della copertura. Non un danno conseguente alle scosse di terremoto dello scorso novembre: sembrerebbe solo un problema legato all’età dei materiali. Gli acciacchi che il teatro presenta nonostante le manutenzioni ordinarie dato che risale al 1885.
Per poter procedere con il recupero del teatro, nonostante non vi fossero pericoli imminenti come sentenziato dall’amministrazione comunale, sono stati sospesi tutti gli eventi e sono state fatte spostare le associazioni che operavano sotto i locali dell’Alfieri. La notizia dei prossimi lavori, stimati in circa 400 mila euro e che restituiranno sicurezza alla struttura e alla comunità, è stata apprezzata dalla cittadinanza, le risorse stanziate e l’affidamento dell’incarico hanno fatto storcere qualche naso.
In particolare, il gruppo consiliare di Progetto Montemarciano è intervenuto per sottolineare come l’amministrazione abbia deciso di «utilizzare, in extremis (disponibilità dei fondi scadeva il 18/2), il finanziamento derivante da un dpcm del dicembre 2021. Le risorse impegnate, infatti, sono state assegnate al nostro Comune dal governo Draghi a sostegno di progettazioni strategiche per lo sviluppo territoriale, ovvero per cercare di intercettare opportunità derivanti da Pnrr, fondi europei, fondi di sviluppo per la coesione nazionale. Purtroppo appare chiaro a chiunque che anziché utilizzare risorse per progettare il futuro, a Montemarciano ci si arrangia per rimediare ai problemi causati dalla scarsa manutenzione degli immobili pubblici. È sconcertante che queste risorse non siano state impegnate per una progettazione strategica e siano rimaste inutilizzate per almeno un anno».
Ma non è l’unico nodo della questione: sempre secondo Progetto Montemarciano c’è anche un «pasticcio burocratico»: dalla «lettura degli atti risulterebbe che l’avvio della procedura per l’affidamento diretto (16 febbraio) sia successivo all’acquisizione di un preventivo dei professionisti (pervenuto al protocollo il 15 febbraio), il che ha una certa gravità. Infine una volta ottenuto il progetto, sarà necessario reperire risorse importanti per far eseguire i lavori per poi poter riaprire il teatro… una questione tutt’altro che semplice da affrontare per il nostro Ente».
Scarica l’app de La Voce Misena da Google Play o da App Store: è gratis