Per una perfida coincidenza in questi primi giorni di maggio in cui si festeggiano i lavoratori e si portano alla ribalta le loro problematiche, la cronaca ci ha messo di fronte la tragica realtà degli incidenti sul lavoro. Sono rimaste vittime uomini e donne, giovani e adulti, nelle fabbriche, nei cantieri, nelle campagne persone che semplicemente lavoravano. Purtroppo il costo della sicurezza viene spesso considerato una perdita e non un investimento. Non ci si può appellare semplicemente alla tragica fatalità. Non si può morire per guadagnarsi da vivere.