L’accoglienza, al riparo dal virus
Eleonora, un’operatrice del Centro di Solidarietà della Caritas a Senigallia, descrive le misure adottate nella struttura di accoglienza per far fronte all’emergenza legata al Covid e riuscire a garantire comunque un servizio di ospitalità e sostegno per i più bisognosi
Attualmente al Centro di Solidarietà, che è un centro di prima accoglienza, sono ospitate 17 persone, a fronte delle 35-40 persone che sarebbero state accolte in condizioni di normalità durante il periodo invernale. Infatti, a causa dell’emergenza sanitaria relativa al Covid 19, abbiamo dovuto adottare tutte le misure necessarie per evitare il contagio, ed è per tale motivo che in questo momento non possiamo inserire più di un ospite per camera. All’emergenza sanitaria si aggiunge poi quella legata al freddo. Per fronteggiare questa situazione, nelle ultime settimane abbiamo aperto un’ulteriore struttura di accoglienza per creare nuovi posti letto e per alleggerire la pressione al centro. Questo ci ha permesso di ospitare altre persone, anche se attualmente la procedura per essere inseriti prevede una quarantena di 14 giorni, al termine della quale viene effettuato un tampone. Per quanto riguarda il Centro di Ascolto, che è il fulcro di tutto il Centro di Solidarietà, in questo momento le richieste sono prevalentemente di tipo economico, quindi un aiuto per quanto riguarda il pagamento di utenze o affitti. In questa circostanza molto utile è il lavoro in rete con gli altri centri d’ascolto territoriali, che ci ha permesso di rispondere alla richiesta di pacchi viveri, aumentata in maniera considerevole, e di farmaci che vengono acquistati attraverso il nostro ambulatorio solidale “Paolo Simone”, che è un’altra realtà molto importante del nostro Centro di Solidarietà.