Inaugurata la sede di Riwork, l’agenzia del lavoro di Senigallia attenta al sociale
E’ stata inaugurata lo scorso 5 dicembre a Senigallia Riwork, un’agenzia per il lavoro nata in seno alla cooperativa sociale Undicesimaora. Una nuova realtà che supporta con un percorso personalizzato – ha detto nell’occasione del taglio del nastro il vicedirettore della Caritas Diocesana Giovanni Bomprezzi – chiunque sia alla ricerca di un’occupazione e le aziende nella selezione dei candidati più idonei, quindi erogando servizi di politica attiva del lavoro a persone con bisogni eterogenei, grazie a un parternariato con soggetti della rete pubblica e privata. Noi di Radio Duomo Senigallia, come nostro solito, abbiamo sentito il dovere di intervistare i protagonisti, in particolare il vicepresidente della cooperativa Undicesimaora Francesco Bucci e un’operatrice dell’agenzia, Simonetta Fortunati. L’intervista sarà in onda lunedì 9 e martedì 10 dicembre alle ore 13:10 e alle ore 20, più un’ulteriore replica domenica 15 alle ore 16:50. L’audio integrale è disponibile anche in questo articolo cliccando sul tasto “riproduci” del lettore multimediale, a fianco a un breve testo.
RiWork è una realtà che promuove l’inserimento lavorativo delle persone nelle fasce più vulnerabili della popolazione, grazie a un’attenzione verso le persone con disabilità, oppure attraverso tirocini di inclusione sociale, in collaborazione con i servizi sociosanitari del territorio. All’inaugurazione del 5 dicembre scorso erano presenti sia imprenditori locali che autorità civili, enti del terzo settore, funzionari regionali e tanti cittadini e tante cittadine. Persone poi partecipi alla tavola rotonda che si è svolta dall’Istituto Panzini, subito dopo appunto il taglio del nastro della sede di RiWork in via Capanna 109.
Al termine della tavola rotonda ha concluso i lavori il Vescovo della Diocesi di Senigallia, Franco Manenti, che ha riportato l’attenzione sul tema dell’emergenza educativa e sul significato del lavoro visto «come un bene e non come un problema», non come una fonte di crisi continue. Lo stesso Vescovo, prima dell’incontro, durante l’inaugurazione e la successiva benedizione della sede di riwork, ha sostenuto la necessità di fare rete. «Questa inaugurazione è un passo che va nella direzione di quanto ci sprona a vivere Papa Francesco, essere una chiesa in uscita – ha detto Manenti – perché questa nuova iniziativa mostra interesse alla vita delle persone, in particolare al lavoro, quel bene che dà dignità e speranza. Un passo che mi ha confermato l’urgenza e la necessità del muoversi insieme tanto più quando dobbiamo affrontare situazioni che riguardano la collettività. Occorre parlarsi non per far prevalere la propria posizione ma per ritrovare insieme strategie ed azioni efficaci condivise anche in un ambito così importante. Oggi siamo diversi soggetti a parlarci e questo deve essere uno stile che continua, che fa storia».
Francesco Bucci, vicepresidente della cooperativa Undicesimaora: quali sono le caratteristiche principali che distinguono Riwork da un’agenzia tradizionale e soprattutto quali sono le motivazioni che hanno spinto a creare questo nuovo soggetto quando già c’era la cooperativa che negli anni ha svolto questo ruolo con circa 700 inserimenti lavorativi?
Riwork è un servizio di Undicesimaora, non sono due soggetti distinti, è lo stesso soggetto giuridico di Undicesimaora che, tra le sue attività, ha da molti anni l’inserimento lavorativo. In realtà l’autorizzazione di un’agenzia per il lavoro noi ce l’abbiamo dal 2017, più di un quinquennio. Oggi quell’attività che era confusa tra decine di altre nostre situazioni, prende una forma e un indirizzo ben preciso ed è più facilmente riconoscibile. La nascita di Riwork sta dentro la storia dell’Undicesimaora e dentro la storia della Caritas di Senigallia, l’attenzione al lavoro della Caritas è sempre stata presente, banalizzo per lasciare un’immagine, la ricerca delle badanti: Caritas ha sempre fatto questo servizio per le famiglie di accompagnamento per le persone che poi cercavano quel tipo di impiego. Undicesimaora è nata nel 2011, una delle due direttrici è la dignità del lavoro e quindi la possibilità all’interno dei nostri servizi di svolgere dei inserimenti lavorativi, dei tirocini di inclusione sociale e cose simili. Nel 2016-2017 abbiamo avuto l’accreditamento per la formazione e per il lavoro.
Cosa distingue questa agenzia per il lavoro da altre?
Dal punto di vista tecnico assolutamente nulla, svolgiamo le stesse attività di altre agenzie per il lavoro, proponiamo gli stessi servizi, stiamo all’interno delle stesse procedure pubbliche, quindi c’è sempre il centro di impiego come primo passaggio di incontro tra i cittadini che hanno necessità in quel mondo delle politiche attive e il sistema delle politiche attive, i cittadini poi possono scegliere se continuare dopo il primo incontro, il primo colloquio ad essere seguiti dal pubblico oppure possono orientarsi verso una delle realtà private che svolge questa attività, noi siamo una di quelle.
Cosa vi caratterizza?
Quella dimensione, quell’attenzione che Undicesimaora dimostra ormai da quasi 15 anni e la Caritas da più di 30 anni, quindi una vicinanza molto forte e la capacità di ascoltare quelle che sono le esigenze e le istanze delle persone che si avvicinano a noi.
In che modo viene rivolta un’attenzione particolare alle fasce più vulnerabili della popolazione che magari con più difficoltà trovano un’occupazione?
Siamo gestori di una serie di progettualità pubbliche che sono dedicate alle fasce più fragili e quindi il centro per l’impiego orienta verso le nostre realtà, la nostra realtà in situazioni delicate. La seconda fonte per cui ci arrivano dei beneficiari sono la rete di parrocchie e le Caritas parrocchiali con cui stiamo facendo un intenso lavoro per far conoscere cosa fa l’agenzia per il lavoro e conoscere quelle che sono le esigenze delle persone che si avvicinano a Caritas parrocchiali, anche le istanze delle aziende che sono presenti nel territorio. Quindi c’è anche questa forza della rete puntualmente presente sul territorio della diocesi con cui dialeoghiamo costantemente e che intercetta, lo dico con piacere anche, intercetta anche le istanze delle imprese.
Spieghiamo quali sono queste istanze delle imprese.
Ci sono degli obblighi normativi che prevedono che all’interno del personale assunto all’azienda, dietro determinate percentuali, rapporti e poi chi è del settore conosce perfettamente, che prevedono appunto la presenza di soggetti con determinate situazioni di fragilità all’interno del personale dipendente. Quindi questa sicuramente è un’istanza. L’altra istanza, ne siamo tutti penso abbastanza consapevoli, che nel momento in cui il tasso di disoccupazione sta scendendo e quindi c’è una pressione lato domande, posti di lavoro, le aziende fanno difficoltà a intercettare il personale qualificato rispetto alle istanze o con le esperienze, perché poi la qualifica ha tante dimensioni, con le esperienze che richiede l’attività produttiva.
Come funziona l’agenzia? L’abbiamo chiesto a una delle operatrici, Simonetta Fortunati. Come si svolge invece il processo?
Una persona si può rivolgere all’agenzia RiWork, che appunto si trova in via Capanna 109 e ha orari settimanali come un piccolo centro per l’impiego, può fare un colloquio, se ha il curriculum già fatto si rivede il curriculum, se occorre farlo nuovo lo si fa nuovo e poi si vede di accompagnarla ad un matching ottimale con offerte di lavoro che risultano presenti in quel momento all’interno dell’agenzia. Questa persona viene o manda il curriculum e poi la chiamiamo a un colloquio: il disoccupato viene incontrato dalle mie colleghe, una è psicologa del lavoro, l’altra è comunque operatrice addetta anche alla formazione, tutte persone accreditate presso la Regione Marche, questo è un indispensabile requisito per lavorare all’interno dell’agenzia per il lavoro.
Quindi si mettono nero su bianco quali sono sia le competenze, sia i desideri come occupazione futura e poi dopo c’è una sorta di valutazione?
Poi inizia una ricerca, l’agenzia costantemente monitora offerte di lavoro del territorio attraverso i social, attraverso offerte di lavoro dirette che poi dovranno iniziare a pervenire, anche attraverso un sito che verrà attivato a breve, un sito attraverso il quale le aziende possono farsi presenti e si cerca poi o accompagnare la persona a renderla abile, un po’ disinvolta a trovare lavoro da sola, oppure se ci sono offerte mirate già si propone quel curriculum lì all’azienda. Quindi questo curriculum viene fatto incontrare con l’offerta di lavoro, la domanda di lavoro che deriva dal curriculum del disoccupato, si cerca di farla incontrare con offerte di lavoro che noi recepiamo o direttamente tramite le aziende oppure con l’intercettazione delle offerte sui social, su piattaforme, quindi si cerca di fare questo avvicinamento, questo matching.
Altre informazioni su www.riwork.it, la sede si trova in via Capanna 109, a Senigallia. C’è un numero di telefono che è lo 071.0964486, ma c’è anche una mail servizilavoro@undicesimaora.org.
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