L’impianto rifiuti che fa discutere Montemarciano
Dopo l’incontro pubblico dello scorso 4 luglio, che si è tenuto presso il centro sociale a Marina di Montemarciano, cresce la preoccupazione sul progetto per l’impianto di recupero dei rifiuti che dovrebbe sorgere a breve. L’area individuata è quella tra il casello autostradale dell’A14 e la zona produttiva, industriale e artigianale alla Gabella: qui si è ipotizzata la realizzazione dell’impianto di recupero e trattamento dei rifiuti derivanti dallo spazzamento stradale e dagli arenili. La decisione definitiva spetta però all’assemblea dei sindaci della provincia di Ancona: secondo i più critici, sarebbe già stata presa, all’insaputa dei cittadini che conoscerebbero ora il progetto a cose già fatte o quasi.
Tra i più scettici c’è il gruppo di opposizione consiliare Progetto Montemarciano che si chiede a quando risalga «la candidatura del Comune per ospitare l’impianto». «L’impressione è che sia una decisione presa altrove». Numerosi i dubbi che i cittadini hanno posto durante l’incontro pubblico agli amministratori, al presidente e al direttore dell’Ata Rifiuti Daniele Carnevali e Massimo Cenerini.
Tra questi l’inquinamento e i rischi collegati al traffico: se dovesse essere confermato, l’impianto porterà con sé decine di camion al giorno per il trasporto dei materiali di risulta dello spazzamento delle strade e della pulizia delle spiagge. Il che si traduce in maggior CO2 e più rischi incidenti. Altro dubbio è la posizione: l’impianto sorgerebbe…
Continua a leggere sull’edizione digitale di giovedì 14 luglio, cliccando QUI.
Sostieni l’editoria locale e abbonati a La Voce Misena