Il nuovo ambone nella chiesa di Cesanella
Nella tradizione liturgica cristiana, l’ambone rappresenta il sepolcro vuoto da cui l’Angelo, la mattina di Pasqua, annuncia alle donne che Cristo è risorto. Sull’ambone si svolge la liturgia della Parola, sull’altare quella Eucarisitica: ambone e altare, quindi si equivalgono per importanza e significato.
L’ambone della chiesa di s. Giuseppe Lavoratore, già unico per la sua particolare forma, ora è reso più eloquente per l’opera scultorea realizzata .
L’ambone è intriso di significati palesi e nascosti, che vengono qui di seguito riassunti:
Prima della stesura della materia scultorea, sui mattoni sono state scritte preghiere dai fedeli sul tema dell’ ascolto della Parola, segno di adesione della Comunità parrocchiale ad Essa.
Sulla parete al di sotto del piano di lettura è stata eseguita una croce che contine terra proveniente da Gerusalemme e da Medjugorie.
Sono ben evidenti tre fasce che avvolgono l’ambone: simboleggiano le tre Persone dello Spirito Santo . Le fasce escono dall’ambone in attesa di lanciarsi verso l’abside, quando questo verrà realizzato. La fascia in basso si collega idealmente all’altare.
Al centro è presente un libro aperto: l’Antico e Nuovo Testamento.
Il libro è attorniato dai 4 Evangelisti rappresentati secondo la tradizione dell’arte cristiana ( il tetramorfo): l’Angelo simboleggia san Matteo, l’Aquila san Giovanni, il Leone san Marco, il Bue san Luca. Le ali, strumenti per volare, significano che i 4 Evangelisti aleggiano nella storia del Cristianesimo.
Il libro è aperto perchè la Parola di Dio si offre spontaneamente a chi la vuole ascoltare. Sulle due pagine è presente la frase ” E il Verbo si fece Carne” ,tratta dal Prologo del Vangelo di s. Giovanni, in lingua italiana e in greco antico, la lingua con cui furono scritti i Vangeli.
La scritta, a causa dei riflessi della foglia oro, non è facilmente leggibile da lontano e richiede l’avvicinamento : la necessità di avvicinarsi esprime il cammino che il credente deve fare per la comprensione della Parola di Dio.
La presenza dell’oro puro non sta tanto a significare la preziosità ma piuttosto l’inossidabilità e l’eternità della Parola. Le recenti scoperte astrofisiche ci dicono che l’oro si forma quando le inimmaginabili potenze degli astri si unisco e dalla loro unione si formano metalli preziosi tra cui l’oro.
L’osservazione frontale dell’ambone nella sua interezza può ricordare la prua di una nave: la nave spesso ha simboleggiato la Chiesa cristiana che naviga nella storia degli Uomini.
Dal Libro origina il Vento della Parola che accarezza le chiome degli Evangelisti; il Vento prosegue la sua corsa sulle pareti dell’ambone per poi diffondersi all’interno della chiesa.
Il tema del vento si ricollega alla Croce del Vento di Dio presente in chiesa dal 2017.
L’ampiezza dell’ambone è tale per cui risulta unico tra le chiese della diocesi e non solo, ed è capace di contenere fino a 10 persone: la possibilità di accogliere più persone può dare l’avvio alla riscoperta del canto del Graduale, cioè la lettura a più voci del Salmo responsoriale, antica tradizione liturgica cristiana.
Don Mario Camborata, parroco
Andrea Ippoliti, scultore