Grandi eventi, Senigallia inizia l’estate col piede giusto
Rds, finalmente ci siamo. Finalmente un evento all’altezza di Senigallia, finalmente nomi di artisti che hanno richiamato sulla spiaggia di velluto migliaia di persone. Si può dire che le due giornate e serate di venerdì 23 e sabato 24 giugno dell’Rds Summer festival siano andate benone, con un successo di pubblico che l’anno scorso era inimmaginabile. Ben 12 mila le presenze stimate. E non dagli organizzatori, ma dalla Questura di Ancona che ha dispiegato numerose unità di Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale, Guardia di Finanza, Protezione Civile, società di security perché l’evento si svolgesse nel migliore dei modi. E così è andata.
La prima delle sei tappe del tour estivo di Rds si è tenuta nel fine settimana appena trascorso e ha visto esibirsi sul palco di piazza Garibaldi grandi nomi della musica italiana: Achille Lauro, Annalisa, Biagio Antonacci, Giorgia, Luigi Strangis e Matteo Romano, ma non solo. Si sono infatti esibiti prima i talenti emergenti grazie a una delle attività collaterali dell’evento, il comico Baz – voce di “Tutti pazzi per RDS” che ha seguito la conduttrice e voce storica di Rds Anna Pettinelli – ma anche ospiti speciali come Cioffi, Junior Cally e alcuni dei partecipanti all’ultima edizione di Amici: Cricca, NDG & Tommy Dali, Piccolo G.
Di certo le critiche sulla mancata o (quantomeno molto scarsa) promozione del nome di Senigallia in occasione della prima edizione dell’evento targato Rds sono state messe a tacere quest’anno che ha visto una migliore organizzazione e comunicazione, grazie anche ai 183 mila euro (150 mila per l’evento + 33 mila di iva) messi a disposizione dall’amministrazione comunale nella convenzione con la società Phygitalfestivals s.r.l.. Praticamente, questi soldi sommati ai 400 mila euro per il Summer Jamboree rappresentano oltre i due terzi del budget che la giunta ha stanziato per la stagione turistica senigalliese 2023.
A questo punto verrebbe da chiedersi però che tipologia di turismo si vuole prediligere, se vi è una categoria di persone su cui insistere oppure se si preferisce allestire un programma variopinto che possa accontentare un po’ tutti i gusti. E poi agire di conseguenza, con interventi urbanistici che possano agevolare la viabilità durante certi eventi. E’ fastidioso richiamare migliaia di persone che trovano poi difficoltà nel muoversi in città, scarsi parcheggi e pochi scambi con i mezzi di trasporto; così come è fastidioso se si blocca ogni volta la città intera, complice anche una viabilità resa complessa da lavori pianificati male (vedi la chiusura della complanare di venerdì poi limitata, in corso d’opera, alla sola mattinata) o dall’alluvione dell’anno scorso.
Se l’evento in sé è andato bene, la città deve fare meglio la sua parte, perché non si ripetano i disagi che negli anni precedenti (soprattutto per altri eventi) si sono avuti e che sono stati ampiamente criticati. C’era tempo per pianificare soluzioni e per metterle concretamente sul territorio.
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