Giovani e ambiente: il futuro passa da qui
Sviluppo sostenibile, salvaguardia dell’ambiente, protagonismo giovanile, rigenerazione urbana e solidarietà verso gli ultimi. Questi i temi emersi durante l’incontro dello scorso 18 dicembre tra il vescovo Franco Manenti, la Commissione diocesana di pastorale sociale e del lavoro, gli amministratori e politici impegnati nel territorio della diocesi. Un appuntamento ormai divenuto tradizione che si è tenuto al teatro Portone, per ribadire soprattutto l’importanza di dare voce alle esigenze che le persone e il pianeta stesso stanno gridando.
Dopo il saluto introduttivo di mons. Manenti, vescovo della Diocesi di Senigallia, sono state presentate da Lucia Campolucci e Giovanni Spinozzi della Pastorale sociale e del lavoro le dieci proposte elaborate durante la 49a Settimana sociale dei cattolici svoltasi a Taranto, dal titolo Ambiente, lavoro, futuro. #tutto è connesso, e il manifesto ambientale “L’Alleanza è un cammino”. Proposte che uniscono riflessioni, suggerimenti di azioni e buone pratiche che ogni amministratore può fare sue nel percorso politico del proprio territorio.
Tra le proposte, Spinozzi ha ricordato soprattutto l’esigenza di tassare i mali e non i beni (eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi), di eliminare gli appalti dove l’unico criterio è il massimo ribasso, di integrare l’economia circolare nel PNRR (attualmente assente) e di introdurre l’obbligo della rendicontazione non finanziaria (responsabilità sociale) anche per le imprese con oltre 250 dipendenti. Ma nel dibattito è emersa anche la necessità di rimettere al centro la formazione al lavoro, migliorando il rapporto scuola-impresa.
Erano presenti rappresentanti istituzionali di maggioranza e di minoranza dei Comuni di Barbara, Mondolfo, Montemarciano, Monte San Vito, Ostra, Ostra Vetere, Senigallia, Serra de’ Conti, Trecastelli e due consiglieri regionali delle Marche, Maurizio Mangialardi ed Antonio Mastrovincenzo. Nell’occasione è stata espressa vicinanza ai lavoratori della Caterpillar, 270 lavoratori che saranno licenziati entro febbraio per chiusura dello stabilimento di Jesi: colpite dal licenziamento anche molte famiglie della diocesi di Senigallia.