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Gioco d’azzardo, approvato il piano regionale per il contrasto alle dipendenze

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A una settimana esatta dalle modifiche sulla legge regionale che estendevano l’orario di funzionamento di slot e videolottery e riducevano la distanza dai luoghi cosiddetti sensibili, l’Assemblea legislativa delle Marche torna sul tema del gioco d’azzardo patologico. Lo fa approvando con i soli voti della maggioranza il piano triennale 2023-2025 inerente il contrasto alle dipendenze tra cui sono annoverate anche le nuove tecnologie e i social network. Vi sono inserite le linee guida per iniziative di prevenzione al gioco d’azzardo, informazione e sensibilizzazione sui rischi, nonché il monitoraggio sui dati dell’utenza fino alla presa in carico e alla riabilitazione delle persone affette da ludopatia.

Il piano, iniziativa della giunta regionale, è stato illustrato in aula da Pierpaolo Borroni (FdI): “Abbiamo ben presente la piaga della Ludopatia tanto da star investendo circa 5 milioni di euro per l’assistenza, la prevenzione, l’informazione, l’educazione, il contrasto e il monitoraggio di questa problematica. Come maggioranza di centrodestra siamo sempre stati in prima linea nel contrastarla e nel dare supporto a chi ne è affetto e a chi, come le famiglie, ne subisce le conseguenze”. Queste le parole del relatore di maggioranza e del capogruppo FdI Carlo Ciccioli che sottolineano come i pilastri del piano siano la prevenzione, la regolamentazione del gioco legale e il contrasto al gioco “nero” che favorisce la criminalità. 

Parere contrario delle minoranze a cominciare da Simona Lupini (Gruppo misto) e da Maurizio Mangialardi (Pd), i quali avevano dato voto contrario, precedentemente, anche alle modifiche alla legge regionale. “Basta ipocrisie – ha tuonato in aula Mangialardi – questa è”. Tra i nodi anche quello delle risorse che scendono da oltre 5,6 milioni di euro nel triennio 2019-21 a 4,8 nel 2023-25.

Nelle Marche le persone in carico al sistema sanitario regionale per problemi relativi al gioco d’azzardo patologico e alle dipendenze digitali sono state 413 nel 2022, contro le 429 del precedente anno. Di questi, 363 per problematiche inerenti il gioco d’azzardo patologico (erano 385 nel 2021) e 50 per problemi relativi alle dipendenze digitali (contro i 44 del 2021). Un lieve calo ma che non deve fare abbassare la guardia, è il monito bipartisan.

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