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Farmacie comunali, pro e contro della cessione a Senigallia Servizi – Intervista doppia

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L’azienda speciale Senigallia Servizi potrebbe – dal prossimo anno, dal 1 gennaio 2025 – gestire i servizi delle farmacie comunali. Per il momento è solo un’ipotesi, anche se in stadio di elaborazione avanzato, tanto che il sindaco Massimo Olivetti ne ha parlato con le organizzazioni sindacali. Proprio per capire pro e contro di questa possibile manovra che incide sull’economia dell’ente locale abbiamo voluto sentire uno dei sindacati presenti all’incontro con l’amministrazione comunale: in particolare Barbara Blasi, che è responsabile della funzione pubblica della CGIL di Ancona. Nella seconda parte dell’intervista le parole del sindaco stesso. L’intervista è in onda lunedì 28 e martedì 29 ottobre alle ore 13:10 e alle ore 20 su Radio Duomo Senigallia (95.2 FM), ma un’ulteriore replica andrà in onda domenica 3 novembre alle 16:50. L’audio è anche disponibile in questo articolo, cliccando sul tasto play del lettore multimediale, assieme a un breve testo.

Quali sono i rischi di questa cessione delle farmacie comunali a Senigallia Servizi?
Dopo una delibera di consiglio di luglio la nostra richiesta di un incontro all’amministrazione, siamo stati rassicurati che era solo una proposta per allargare le competenze di Senigallia Servizi, e che per il momento non si parlava di alcun tipo di trasferimento. Poi il 1° novembre abbiamo fatto un incontro con il sindaco che ci ha manifestato la volontà di voler esternalizzare, a far data dal 1° gennaio 2025, le farmacie comunali di Senigallia. Attualmente sono due, lui ci ha detto che probabilmente se ne aprirà una terza, però questo poi avverrà in un momento successivo e ci ha dato verbalmente garanzia del mantenimento di tutti i diritti dei dipendenti. Parliamo di 12 farmacisti attualmente impiegati nelle farmacie comunali del Comune di Senigallia. Senigallia Servizi ha scopo di lucro, quindi ovviamente è creata per fare profitto. Tutti i dipendenti hanno un contratto con il Comune di Senigallia e, nonostante il trasferimento, chiederemo che questo contratto venga assolutamente mantenuto. Sappiamo che non è un contratto vantaggioso per un ente che dovrà fare profitto, però ci sono dei diritti che queste persone hanno.

Perché siete preoccupati?
Siamo preoccupati per le farmacie in primis, perché forse probabilmente è il primo passaggio che sarà fatto dal Comune, ma probabilmente questa sarà solo l’inizio di una massiccia esternalizzazione di altri servizi, perché Senigallia Servizi avrà da gestire anche tutte le attività culturali, avrà da gestire anche il verde pubblico e quindi probabilmente si parlerà in futuro anche di altre esternalizzazioni. Quindi oltre alle farmacie ci saranno gli impianti sportivi, c’è già la manutenzione e la pulizia degli arenili, le attività culturali, la sosta dei parcheggi e i servizi del verde pubblico e delle strutture al verde. 

Che informazioni avete avuto?
Non ci sono state date nel dettaglio informazioni precise, adesso aspettiamo, da normativa ci devono informare 25 giorni prima di perfezionare questo passaggio. Noi abbiamo chiesto un incontro formale con l’incaricato esterno, una società consulente del lavoro, per avere delle delucidazioni su questo passaggio, su questo procedimento.

Temete dunque condizioni peggiorative per i 12 dipendenti?
Esatto, questa è una preoccupazione grande. Si andrà da un pubblico ad un privato, quindi aumenterà il numero delle ore, ci saranno meno tutele, ipotizzo, ma bisogna prima entrare nel dettaglio per fare poi il paragone. Comunque sicuramente loro avranno degli svantaggi perché è una società a scopo di lucro e quindi dovranno guadagnare su questo, sicuramente gli aumenterà il monte ore.

C’è un rischio precariato?
C’è stato informalmente detto che probabilmente il comune di Senigallia aprirà una terza farmacia presso il centro commerciale Il Maestrale e assumerà altri dipendenti. Chiaramente i nuovi assunti, per una questione di economicità essendo assunti dall’azienda speciale, avranno un altro tipo di contratto. Quindi noi dovremo vigilare perché, come spesso succede, purtroppo ci troviamo sempre a fronteggiare questo tipo di problema con lavoratori che fanno lo stesso lavoro, ma che avendo dei contratti diversi poi hanno un trattamento diverso e anche uno stipendio diverso. 

Al sindaco di Senigallia, Massimo Olivetti, chiediamo pro e contro della possibile cessione del ramo delle farmacie comunali all’azienda speciale Senigallia Servizi.
Da un punto di vista pubblico c’è un vantaggio di natura economica, nel senso che per quanto riguarda l’attività e le entrate ci permettono all’interno di questa nuova azienda speciale di recuperare degli importi che altrimenti non sarebbero recuperabili, sia a livello fiscale che a livello gestionale. Da un punto di vista meramente gestionale si tratta di attività che in realtà potrebbero essere gestite in modo molto più veloce, immediato. Tenete conto che per esempio ogni tanto noi se ci sono dei medicinali da acquistare in più siamo costretti a fare una delibera di giunta, poi riportarla, spesso una variazione di bilancio in comune. Qui invece avrebbero una gestione diretta da parte di chi poi sarà il responsabile della farmacia. Quindi un vantaggio a livello temporale e a livello punto economico.

Per quanto riguarda la tutela dei contratti già in essere, che cosa cambia?
Assolutamente niente. Abbiamo già dato incarico all’ufficio che vengano mantenuti tutti gli stessi contratti che il personale aveva prima. Non c’è necessità praticamente di cambiare nessuna normativa, rimangono sempre dentro, all’interno di queste società e quindi fondamentalmente sono dei rami che passano. Il problema è che noi non avevamo un’azienda speciale. Esperienze come quella di Fano, o meglio ancora quella di Pesaro, sono esperienze estremamente positive che hanno permesso nel corso degli anni non solo di fare economia, ma di rendere il servizio migliore. In tutti questi casi sostanzialmente però non ci sono stati mai problemi di personale, quindi praticamente grosse difficoltà non ci sono.

È vero che verrà aperto un nuovo punto, una nuova farmacia comunale?
Ma questo era in previsione da sempre. Il punto doveva essere all’interno dell’Ipercop. Noi in questo momento non abbiamo deliberato niente di questo, stiamo solamente calcolando quelli che sono i pro e i contro. Se venisse fatto ovviamente ci sarebbe l’assunzione di un nuovo personale, però ho chiesto appunto di valutare con molta attenzione vantaggi e svantaggi. Tutti i contratti che vengono ceduti a Senigallia Servizi di fatto rientrano in comune. La stessa cosa è quella che succede per quanto riguarda l’unione. 

Quali sono i settori che in futuro potrebbero essere ceduti o i rami che potrebbero essere ceduti a Senigallia Servizi? 
Noi pensavamo al di là delle farmacie, chiedevamo appunto il passaggio ad esempio della gestione delle strutture teatrali, dei musei che attualmente vengono gestiti direttamente dal comune attraverso appalti. Poi stiamo valutando altri tipi di servizi che potrebbero essere trasferiti: la pulizia delle spiagge, che in realtà per noi rappresenta anche questo un onere, ed eventualmente la gestione dei parcheggi.

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Foto in evidenza tratta da Freepik