Erosione costiera, partiti i lavori per rafforzare le scogliere a Marina di Montemarciano
Buone notizie per Montemarciano, almeno parzialmente. Nei giorni scorsi è infatti partito l’intervento – tanto atteso – di manutenzione straordinaria delle scogliere poste davanti il litorale di Marina. Si tratta del primo passo di un progetto più complessivo che prevede anche il ripascimento della spiaggia per difendere la costa dal fenomeno erosivo particolarmente pronunciato in zona.
A darne notizia, dopo le numerose fotografie di alcuni cittadini sui canali social, è stato il Comune di Montemarciano. La notizia che sono partiti i lavori per la difesa del litorale di Marina è uno dei punti cardine su cui l’amministrazione comunale si è spesa maggiormente, superata però in competenze dalla Regione Marche che ha previsto un piano diverso da quanto concordato inizialmente.
Il primo passo di questo intervento prevede la manutenzione e il riaffioramento dei pennelli, quelle scogliere a forma di “T” poste perpendicolarmente alla spiaggia: su queste verranno posizionati nuovi scogli. I lavori iniziati la terza settimana di febbraio dovrebbero ultimarsi a fine marzo prossimo. Poi si lascerà che passi l’estate. Subito dopo la bella stagione, partirà la seconda parte dell’intervento, con i lavori di ripascimento del litorale: in questo caso si prevede il prelievo di tonnellate di ghiaia dal fiume Esino, che in questo modo potrà anche essere liberato dagli accumuli di detriti; i materiali, dopo essere stati vagliati, verranno posizionati in un tratto di litorale lungo due chilometri per circa 80 metri di larghezza. A chi serve il ripascimento a stagione balneare conclusa non è dato saperlo: di certo il mare grosso tipico della stagione autunnale e invernale non lascerà granché nonostante il raffioramento delle scogliere presenti e oggi ancora sovrastate dalle mareggiate.
Dal canto suo, l’amministrazione comunale di Montemarciano ha fatto sapere di aver sempre richiesto il posizionamento di nuove scogliere emerse, ma che «la soluzione non è stata avallata dal piano di difesa della costa regionale», motivo per cui si confida che «questi interventi proposti risolvano definitivamente il problema dell’erosione che da anni costringe il Comune ad interventi di ripristino delle infrastrutture con fondi propri». Insomma una tirata d’orecchie per palazzo Raffaello.
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