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E’ morto don Mario Mancini, parroco storico di Ponterio

Don Mario Mancini
don Mario Mancini

Nella notte tra lunedì 8 e martedì 9 febbraio, presso l’Ospedale civile di Senigallia, è deceduto don Mario Mancini di Ponterio, classe 1928. La salma sarà esposta presso la chiesa parrocchiale di Ponterio dalle ore 14.00 di martedì 9 febbraio. Il funerale sarà celebrato mercoledì 10 febbraio alle ore 15.00 presso la chiesa parrocchiale di Ponterio. “Non desidero fiori ma opere di bene e preghiere per la mia anima”, ha scritto nel suo testamento spirituale. Sarà sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero maggiore delle Grazie in Senigallia.

Il 30 settembre 1955 viene destinato cappellano a Monterado per dare inizio ai lavori e alle pratiche per poter istituire una nuova parrocchia a Ponterio. Il 16 marzo 1956, nel pomeriggio perché al mattino c’era la neve, aiutato per il trasporto delle poche cose (un tavolo, un mobile cucina dono del Padre, un comò e un armadio dono dei parrocchiani di Barbara) dal Sig. Renato Barzetti scende a Ponterio ospite nella casa colonica della famiglia Dino Marinelli, in via Ponterio ora Strada Statale Valcesano, fino all’ottobre 1956. E’ ospite presso la casa di Dante Sanchioni in via Ponterio, al primo piano, dal 12 novembre 1956 all’anno 1968.
Dal 1955 condivide con alcuni abitanti di Ponterio la passione per la caccia. Il 2 maggio 1956 inizia la costruzione della nuova chiesa ora trasformata in teatro parrocchiale.
Ha insegnato religione cattolica nella scuola media “Enrico Fermi” in Mondolfo dal 1956 al 1967 e dal 1977 al 1987 e nella scuola media “Fagnani” in Senigallia dal 1967 al 1977. Con bolla vescovile del 1 gennaio 1961 (a 33 anni) viene nominato parroco della nuova parrocchia della Beata Vergine Maria del Sacratissimo Rosario di Fatima in Ponterio che ha servito come parroco per cinquantuno anni fino al 1 settembre 2012.

Il 21 febbraio 2003, al compimento del 75° anno presenta la rinuncia al suo ufficio di parroco al Vescovo di Senigallia Giuseppe Orlandoni. Per tanti anni, anche dopo il suo ‘pensionamento’, è rimasto a servizio della comunità di Ponterio con la presenza, la celebrazione eucaristica quotidiana, la celebrazione di una messa festiva e con la disponibilità per le confessioni e il colloquio personale.

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