Il dramma di una malattia in famiglia
«Una legge riconosca il ruolo dei caregiver». Questa la posizione del Movimento 5 Stelle regionale dopo la tragedia avvenuta al Filetto di Senigallia, dove una donna, gravemente malata e assistita dal marito, è deceduta a seguito proprio di una mossa del coniuge. L’uomo, secondo quanto riferito dal suo legale, avrebbe raccontato ai carabinieri che indagano sulla vicenda, coordinati dalla Procura di Ancona, e al pm di Ancona Rosario Lioniello, di aver messo una mano davanti alla bocca della moglie, non con l’intenzione di farle del male, ma per calmarla e non sentirla gridare, causandone però il decesso. Il fatto è avvenuto venerdì 21 ottobre scorso, in un’abitazione ai margini del territorio comunale e il marito 79enne è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio preterintenzionale.
L’episodio, nella sua drammaticità, rilancia con forza la necessità di strumenti di tutela dei cosiddetti caregiver, quelle persone cioè che si prendono cura di soggetti con patologie, malattie o disabilità. A prendere la parola è Marta Ruggeri, capogruppo M5S in consiglio regionale, ribadendo l’esigenza di tutele: «Non si può lasciare solo chi assiste i suoi cari in casa. La tragica vicenda avvenuta a Senigallia evidenzia l’urgenza di una legge che riconosca dal punto di vista professionale la figura dei cosiddetti caregiver. Sono coloro che assistono in casa i propri familiari, non autosufficienti a causa di malattie oppure disabilità, con tanta dedizione e sacrificio». Una realtà in continua crescita….
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