Per questa Pasqua non sarà difficile immaginarsi la croce ed i crocefissi. A cominciare dai bambini, dagli anziani, dalle donne e da tutte le vittime di questa assurda guerra in Ucraina. E dire che chi l’ha scatenata ha detto di essere stato costretto per salvare i valori morali a cui si ispira. Mi ricorda tanto, sia lui che i suoi sommi sacerdoti, quelli di duemila anni fa che si sentivano in dovere di difendere chi Cesare chi il proprio Dio. Quella storia si ripete, di continuo. Perciò voglio credere che ci sarà anche la domenica di risurrezione, dopo questo infinito venerdì santo. “Io credo, Signore, ma tu sostieni la mia fede”.