Le critiche di Italia Nostra alla gestione del verde urbano a Senigallia
I recenti crolli di grossi pini riaccendono il dibattito sulla manutenzione del verde urbano e sulla possibilità di una graduale sostituzione delle piante che abbelliscono la città di Senigallia. Un dato di fatto è che, cadendo in strada, mettono in grave pericolo l’incolumità pubblica, come dimostrato dagli ultimi due casi in cui, solo per una casualità, non c’è scappato il morto. L’altro dato di fatto è di natura estetica e ambientale. A tal proposito la sezione locale di Italia Nostra continua la sua battaglia per la salvaguardia del verde urbano, tornando a criticare le politiche ambientaliste che vedono i grandi e imponenti pini – parte della storia di Senigallia – cedere di fronte ad abbattimenti e sostituzioni con alberelli ornamentali.
«La tipologia degli alberi non sempre adatta alle sedi stradali e ai quartieri residenziali, la loro collocazione a distanza troppo ravvicinata o nel mezzo dei marciapiedi, infine la vetustà di molti esemplari hanno motivato, a ragione o a torto, i molti abbattimenti effettuati negli ultimi due/tre decenni, che hanno impoverito notevolmente il patrimonio di verde», spiegano da Italia Nostra.
L’impoverimento però non è dovuto solo alla diminuzione del numero degli alberi, ma anche e soprattutto alle sostituzioni con esemplari di minori dimensioni, spesso addirittura ornamentali, al solo scopo di diminuire i costi di manutenzione. Così, o ci sono meno alberi, o dove si è mantenuto lo stesso numero di esemplari, c’è meno “massa” di verde. La stessa strategia rischia di essere adottata…
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