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Gli edicolanti di Senigallia si rimboccano le maniche e danno vita a “Il Giornalaio”

Gli edicolanti di Senigallia Adelaide Santini, Simone Tranquilli e Andrea Fioretti
Gli edicolanti di Senigallia Adelaide Santini, Simone Tranquilli e Andrea Fioretti
Gli edicolanti di Senigallia Adelaide Santini, Simone Tranquilli e Andrea Fioretti

Dal 5 gennaio sarà disponibile nelle edicole di Senigallia “Il Giornalaio”. Non si tratta di un quotidiano, ma di un giornale con le voci e i racconti di nomi celebri che hanno un legame con la città, in primis Francesco Guccini, i conduttori di Caterpillar Massimo Cirri e Marco Ardemagni, il virologo Guido Silvestri. E’ l’iniziativa “Senigallia in edicola” che si prefigge lo scopo di riportare le persone a frequentare le edicole.

Che ci sia crisi nel settore – ma più in generale in quello dell’editoria – è ormai chiaro come il sole ma spesso si è fatto finta di non vedere. Un’eclissi artificiale che non ha fatto bene all’intera filiera. E allora gli edicolanti di Senigallia – che si contano con le dita di appena due mani – si sono rimboccati le maniche e tramite una serie di contatti sono riusciti a coinvolgere la giornalista Rai Maria Francesca Alfonsi, il campione di tennistavolo e ora coach all’estero Massimo Costantini, Marco Ardemagni e Massimo Cirri di Caterpillar-Rai Radio 2, Francesco Guccini, il virologo Guido Silvestri, la giornalista Emanuela Audisio e Leonardo Cemak, che ha realizzato alcune illustrazioni. La grafica dell’opuscolo è di Paolo Turchi.

«“Il Giornalaio” ha lo scopo di dare il via a una specie di giornata delle edicole e degli edicolanti – hanno detto Adelaide Santini, Simone Tranquilli e Andrea Fioretti – con lo scopo di invitare tutti i senigalliesi in edicola, anche quelli che non ci mettono piede da anni. Lo sforzo è stato grande, ma i contenuti sono esclusivi con le testimonianze di otto personaggi che ci hanno regalato i loro ricordi e le loro esperienze con le edicole».

Il Giornalaio di Senigallia

L’iniziativa “Senigallia in edicola” vuole di fatto accendere i riflettori – senza appesantire però il periodo di festività – sugli aspetti positivi e sui problemi legati a un mestiere che era anche un collante sociale, che fungeva da controllore di quartiere, fonte per i giornalisti ma anche presidio di vita e partecipazione democratica, come spiegato da Fioretti, con l’edicola lungo corso II Giugno, lato portici Ercolani. «Il nostro scopo non è rattristarci – spiega Adelaide Santini, che gestisce invece l’edicola nei pressi della chiesa del Portone – ma raccontare cose belle e meno belle, parlare del passato, covid compreso, ma dare una prospettiva per il futuro. Vogliamo domandarci e domandare a tutti: siamo sicuri di voler perdere questo patrimonio o si può fare ancora qualcosa?».

L’opuscolo “Il Giornalaio” sarà in distribuzione dal 5 gennaio per una festa delle edicole che si protrarrà (la speranza è quella) fino a tutto il fine settimana dell’epifania. «Vorremmo rivedere le edicole piene di gente e di amici, ma anche di nuove persone» conclude Simone Tranquilli che ha invece l’edicola in via Sanzio, davanti la chiesa della Pace. Il Giornalaio sarà a offerta «anche minima, per non svilire questi bei contenuti legati ai ricordi degli otto personaggi che hanno deciso di darci una mano, e per far sì che venga letto da chi è veramente interessato». Ai testi, alle immagini, ma anche al settore e alla professionalità di chi sta dietro una serranda, sommerso di riviste, quotidiani, figurine e altri oggetti dalla mattina presto alla sera.

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