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Crisi dell’export agroalimentare marchigiano

Agroalimentare marchigiano

Battuta d’arresto per l’export dell’agroalimentare marchigiano, una delle eccellenze della nostra regione, in controtendenza rispetto al dato positivo nazionale. Abbiamo raggiunto Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche e di Coldiretti Ancona, che ci ha illustrato la problematica e le possibili soluzioni alla crisi del settore.

Il 2020 e la relativa emergenza sanitaria hanno avuto indubbiamente un impatto negativo sull’attività di export del nostro agroalimentare marchigiano. Abbiamo registrato un calo di circa 13 milioni di euro rispetto all’anno precedente, quindi rispetto al 2019. Un dato che sicuramente ci aspettavamo perché dovuto alla chiusura dei mercati commerciali, degli scambi e ovviamente alla chiusura di tutto il canale horeca a livello europeo ed internazionale, che ha compromesso di fatto la possibilità di vendere all’estero i prodotti di eccellenza della nostra regione. Parliamo di vini, olii extravergine di oliva e ortofrutta conservata e lavorata. Sicuramente il piano vaccinale, che ci auguriamo possa avere un’accelerazione nei prossimi mesi, sicuramente ci potrà aiutare per tornare presto ad una normalità non solo sociale ma anche economica e commerciale. Speriamo inoltre che nella nostra regione possano anche affrontarsi tutti quei temi urgenti relativi al miglioramento delle infrastrutture, che permetta alle aziende agricole del territorio di poter essere maggiormente e più facilmente connesse con i mercati al di fuori dei nostri confini. Ci auguriamo poi una ripresa di tutta l’attività turistica del nostro Paese e dell’Unione Europea ma non solo, che possa permettere e riconcedere nuova linfa vitale alle aziende agricole che sono strettamente legate al settore turistico e di accoglienza.

a cura di Barbara Fioravanti

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