Il Comitato cittadino a difesa dell’ospedale di Senigallia incontra i cittadini
Il Comitato a difesa dell’ospedale di Senigallia scende in piazza: “Tutti gli anni nel mese di Novembre, come ormai è tradizione, il Comitato parla con i cittadini. Anche quest’anno nella due giorni che abbiamo programmato ascolteremo le loro difficoltà per i tempi di attesa lunghissimi nelle varie tipologie di prestazioni (prime visite, quelle di controllo e prestazioni di diagnostica strumentale) e ci faremo carico delle loro proposte. Spiegheremo anche chiaramente i dati che ogni tanto appaiono e che sarebbero per loro, la Regione, soddisfacenti. Noi tutti che accediamo al CUP giornalmente e/o di persona sappiamo invece bene che non è così e che se non si potenziano i servizi, personale sanitario e apparecchiature, non c’è possibilità di ridurre le liste di attesa. Una Tac al Pronto Soccorso è tra le necessità più impellenti.
Spiegheremo chiaramente anche perché questo non accade e perchè l’Ospedale di Senigallia non viene potenziato come quelli delle altre città dei politici di Palazzo Raffaello. Che sia l’assenza di un politico senigalliese in Regione il problema? Faremo un resoconto preciso del valzer dei direttori avvenuto dal 2022 ad oggi che sulla carta doveva riqualificare i nostri servizi ma che all’atto pratico ci ha lasciato con un pugno di mosche.
Parleremo anche del nuovo piano socio sanitario che ancora una volta ha visto penalizzata Senigallia, città di oltre 40 mila abitanti, seconda nella provincia di Ancona. Ci sono poi gli aspetti pratici anche questi da risolvere. Uno per tutti sono i parcheggi all’interno dell’Ospedale che non sono in numero sufficiente per i disabili e non lo è neanche quello lungo lo Stradone Misa che è diventato una barzelletta. Chiuso da un anno quando invece potrebbe essere utilizzato dai dipendenti pubblici e delle cooperative dei servizi oltre che dai cittadini perché dato in affitto nel 2022 dal direttore dell’Asur ma mai aperto dal gestore. Di questo e di tanto altro ancora parleremo con i cittadini”.
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