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Si è chiusa con tanti applausi la stagione musicale “Senigallia Concerti”

La violinista Anna Tifu e il pianista Romeo Scaccia hanno chiuso la stagione musicale "Senigallia Concerti" 2022-23
La violinista Anna Tifu e il pianista Romeo Scaccia hanno chiuso la stagione musicale "Senigallia Concerti" 2022-23
La violinista Anna Tifu e il pianista Romeo Scaccia hanno chiuso la stagione musicale “Senigallia Concerti” 2022-23

Applausi per Senigallia Concerti. La stagione concertistica sulla spiaggia di velluto è riuscita a riempire in ogni data del cartellone il teatro La Fenice, accogliendo artisti internazionali acclamati da un pubblico entusiasta. A chiudere la stagione la violinista Anna Tifu e il pianista Romeo Scaccia (in FOTO), i quali hanno incantato la platea gremita anche di studenti delle scuole secondarie della città.

La prima stagione concertistica di Senigallia Concerti al Teatro La Fenice è stata possibile grazie al Comune di Senigallia in collaborazione con l’Associazione Culturale LeMuse, con un sostegno pieno e motivato anche del Ministero della Cultura e della Regione Marche. Da novembre 2022 a marzo sono stati sei i concerti che hanno registrato il tutto esaurito di pubblico grazie alle idee del direttore artistico di Senigallia Concerti e Marche Festival, il maestro Federico Mondelci.

Hanno arricchito il cartellone grandi nomi di artisti provenienti da varie regioni italiane e dall’estero: come il sardo Paolo Fresu con l’orchestra I Virtuosi Italiani proveniente dal Veneto, il The Washington Gospel Singers direttamente dagli Stati Uniti, la pianista Costanza Principe milanese di origini marchigiane che si è esibita con la celeberrima ballerina Anbeta Toromani e con Amilcare Moret Gonzales e Massimo Moricone; Federico Mondelci che si è esibito con l’Orchestra I Virtuosi Italiani accanto al bandoneonista sardo Fabio Furia; la grande violinista Anna Tifu e il pianista Romeo Scaccia, entrambe sardi.

La stagione è stata accolta da tanti applausi anche per la funzione che la musica svolge nei periodi di emergenza o calamità naturale. «La cultura in generale, e la musica in particolare, – sostiene Antonella Cecere, vice Presidente dell’Associazione Culturale LeMuse, associazione promotrice sia del Marche Festival sia di Senigallia Concerti – costituiscono il nutrimento dell’anima e dei pensieri di una comunità e formano un legame profondo e senza confini tra loro. In tempo di crisi dovuta ad un momento così grave quale la terribile alluvione che ha ferito la città di Senigallia già provata da due anni di pandemia, gli strumenti della cultura e della comunicazione hanno sicuramente un grande ruolo per calmare gli animi, per ripensare il nostro presente e il nostro futuro e costruire insieme un futuro migliore per l’umanità».

Per molti affezionati del Festival, questo festival è stato e rimane «una boccata di ossigeno in questi tempi un po’ complessi e indecifrabili, perché  la musica non ha bisogno di traduzioni, è un linguaggio che tutti capiscono, che tutti godono, che va al di là delle differenze culturali, politiche, spirituali, religiose o economico sociali».

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