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Caro bollette, rincari materie prime, pandemia e alluvione lasciano le imprese in difficoltà

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Che la crisi economica non fosse finita era chiaro; che a ciò si potessero aggiungere sempre più eventi legati al clima, o al contesto internazionale, era meno semplice da immaginare, anche se qualche segnale già esisteva. E così il tessuto economico cittadino va sempre più trasformandosi e impoverendosi. Si allunga infatti l’elenco di attività imprenditoriali, più o meno storiche, che chiuderanno i battenti definitivamente, segno – questo sì evidente – delle difficoltà del momento.

Alla lista si aggiunge il ristorante Il Tucano. Dal 7 novembre porte chiuse. Per sempre come hanno specificato i titolari, con grande dispiacere dei tanti avventori e clienti ormai affezionati alla ultratrentennale realtà ristorativa. Tra le cause di questa dolorosa scelta c’è principalmente la difficoltà a mantenere un locale così ampio e importante con i costi attuali. La crisi internazionale ha lanciato alle stelle il prezzo di energia e gas: il caro bollette è divenuta una delle voci più importanti tra i bilanci aziendali, rendendo sempre più complicato far quadrare i conti, ma anche il rincaro delle materie prime.

Ma non è l’unica realtà a fermarsi e questo, al di là delle personali simpatie e nostalgie, è forse il preoccupante dato che emerge nella vallata Misa e Nevola. Solo per citarne alcune…

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